Riva (Coni): «Mi batterò perché venga rispettato il merito sportivo del Lecco»

Il presidente regionale è lecchese: «Lo farei per qualsiasi squadra, non solo per i blucelesti»

Marco Riva, presidente del Coni Lombardia, non parla ufficialmente. Quantomeno, non rilascia dichiarazioni. Si sta comunque spendendo all’interno del Coni per preservare il diritto dei tifosi blucelesti a essere rispettati nella loro conquista sportiva. Meritata sul campo.

Riva vuole cioè capire cosa stia veramente succedendo e quale direzione stiano prendendo i vertici del calcio italiano. Ma proprio perché tutti sanno che Riva è lecchese e che “tifa” Lecco, non intende intervenire nel dibattito. Ma promette: «Mi batterò perché venga rispettato il merito sportivo. Lo farei per qualsiasi squadra, non solo per il Lecco». Ma non aggiunge altro.

Gli scenari

Così da altri ambienti vicini ai vertici del Coni, che precisano che il Collegio di Garanzia non è organo del Coni, ma che ha “solo” sede nei palazzi del Coni a Roma, ribadiscono che in questo momento la decisione sulla sentenza del Collegio di Garanzia, da parte del Tar, potrà solamente essere di natura tecnica e non può essere eccepita, se non da un punto di vista tecnico.

Per cui bisognerà capire la strategia da opporre legalmente alle motivazioni che saranno pubblicate proprio oggi dal Collegio di Garanzia. E, dall’altra parte, si dovrà capire se ci sia la possibilità di correre ai ripari, in caso di bocciatura anche del Tar, proponendo una serie B a format allargato.

La posizione del Lecco è considerata dai vertici sportivi non così debole come quella della Reggina. Tutti, alla Figc e al Coni, sanno bene che il ritardo non è dipeso dal Lecco ma dalla Prefettura di Padova, e dallo spostamento proposto dalla Lega di Serie C dei playoff, per ben dieci giorni. Ma è probabile che il presidente Figc Gravina aspetti il 2 agosto per capire se il Tar riammetterà o meno il Lecco. Se il tribunale non dovesse riammettere i blucelesti allora Gravina, ma anche il presidente della B, Mauro Balata, dovranno capire anche se le altre società di serie B accetterebbero tale allargamento che potrebbe essere proposto. Ovvero le altre società dovranno accettare di avere una squadra in B, modificare i calendari e molto altro. Lo faranno?

La questione è più che dubbia. Anche se tutti ritengono lo spostamento dei calendari e il loro rifacimento una conseguenza della situazione oramai inevitabile.

Gli “amici”

Resta da capire quali e quanti “amici” il Lecco abbia in seno alla Lega di Serie B. Di sicuro Di Nunno, per sua stessa ammissione, è personaggio “scomodo”. Ma, al contempo, proprio per il fatto di essere un “battitore libero”, un cantante solista, gode anche di qualche simpatia. E, di sicuro, si sa che se Di Nunno prende una direzione, quella è. Caratteristica che potrebbe essere utile nei prossimi consigli di Lega, qualsiasi essa sia.

Insomma, nulla è perduto, ma la situazione, dopo il pronunciamento del Collegio di Garanzia, si è decisamente complicata. E anche al Lecco lo sanno anche se la famiglia Di Nunno, senza dirlo, sembra sia ottimista e creda fermamente nella serie B.

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