«Rigamonti-Ceppi pronto per i primi di settembre»

L’architetto Giulio Ceppi segue i lavori allo stadio. «Molto dipende dalla consegna dei materiali e dalle varie autorizzazioni»

CALCIO

Quando si parla di stadi con architetti di assoluto livello, diventare “visionari” - magari verso la fine della “chiacchierata” - è quasi un obbligo. Perché a chi, se non a questi ultimi, si deve delegare il compito di concepire e ridefinire idealmente spazi, che oggi sembrano scomodi e angusti?

Ma in questo agosto 2023 se si parla con l’architetto Giulio Ceppi, docente del Politecnico di Milano, lo si fa con l’oggetto della ristrutturazione del Rigamonti-Ceppi (del cui progetto è l’ideatore), d’obbligo è innanzitutto parlare di tempistiche e interventi.

Quelli minimi (e indispensabili) per giocare in casa questa “benedetta” serie B.

Architetto a che punto siamo? Tempistica?

Si spera che tutto sia a posto per l’inizio di settembre. Molto dipende da due fattori: le consegne dei materiali da parte delle ditte fornitrici in primo luogo; e dalle autorizzazioni da parte degli enti di controllo della Commissione di Vigilanza. Sopra i 5.500 posti di capienza, le autorizzazioni diventano, infatti, di competenza provinciale. Quindi servono gli ok di Prefettura, Questura, Vigili del Fuoco... Ma noi stiamo lavorando. Non ci siamo fermati un attimo.

Detto più volte di illuminazione e tornelli, i tifosi si chiedono: e i posti a sedere?

La capienza dei posti a sedere (minima di 5.500, ndr) ci sarebbe già, ma ricavandone qualche centinaio in file di posti (del settore Distinti, ndr) dal quale non si vedrebbe il campo, perché coperte dai led-wall pubblicitari che sono obbligatori e devono essere alti un metro. Quindi non sarebbe corretto conteggiare anche quelli. Dalle fosse non si vedrà più nulla. Così provvederemo ad alzare, con opere di carpenteria, il settore della Curva Sud. Ricaveremo 388 posti alzando quel settore che, già mio zio (il grande Mario Ceppi, ndr), aveva previsto più alto con i ponteggi; e dove c’è già una predisposizione strutturale. Fatto quello, più avanti nel corso della stagione, quella soglia di 5.500 sarà superata. Ma fra autorizzazioni, permessi, verifiche e collaudi ci vorranno due o tre mesi. Non solo: abbiamo già guadagnato un’ottantina di posti nella parte alta della tribuna, avvicinando la stessa di un metro alla palazzina della Gal (l’ex bocciofila, ndr). Lo abbiamo fatto anche per ricavare gli spazi per i nuovi box destinati alle televisioni.

E gli spogliatoi?

Dico che, purtroppo, per ora resteranno in quei piccoli vani attuali, anche se verranno abbelliti e resi più comodi. Piuttosto, risolvere il problema del richiesto spogliatoio femminile per gli arbitri e della nuova sala doping di fatto ricavandoli dagli spazi accanto alla scalinata che porta i giocatori in campo. Non c’è altra soluzione per ora.

Forse ingenuamente si poteva pensare di prolungare – lato-curva nord – la Tribuna...

Per ora non era il caso. Semmai a quel tipo di intervento, fattibile, si potrà pensare un domani. Nell’ottica di un completo ridisegno dello stadio che oggi, così com’è, risente parecchio sia degli anni, sia della stratificazione di interventi compiuta nei decenni. Da quando è stato costruito.

E ora, come i tifosi, sogniamo un po’: in serie A la soglia minima è di 11.500 posti a sedere (in deroga, per arrivare a 13mila). Possibile un giorno ampliare così tanto il Rigamonti-Ceppi, lì dov’è?

Credo proprio di sì: pensiamo a cosa hanno fatti allo stadio dell’Atalanta. A Lecco si potrebbe fare ricostruendolo. Aprendolo alla città non solo per le partite di calcio, ma rendendolo fruibile anche per altre attività e per tutti i giorni della settimana. Ricavando sotto i suoi spalti gli spazi necessari per palestre e altre attività. È al centro della città, vero: ma sono molti, soprattutto in Inghilterra, gli stadi così collocati.

Il “new deal” è infatti quello di andare allo stadio a piedi...

Ma non solo: ricostruendolo ipoteticamente, sotto vi si potrebbero creare dei parcheggi. Il perimetro attuale consentirebbe un ampliamento con una maggiore pendenza degli spalti, visto che quella attuale è molto bassa. Un maggiore “rampaggio”. Sì, credo che raddoppiarne la capienza un giorno sarebbe possibile.

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