Lecco, abbonamenti in stand by: incognite su posti e date di inizio

Secondo le prime stime ci sarebbero comunque duemila lecchesi pronti a prenotarsi

L’ultima volta che lo si era visto rimaneva – capo chino, cattivissimo umore – alla sua scrivania, “sommerso” da fatture e pratiche da smaltire.

Inutile domandargli le proprie sensazioni in merito all’imminente ricorso al Tar.

Ieri pomeriggio, invece, non appena era arrivata la notizia della (ri)ammissione bluceleste era sorridente, quasi come un bambino. Ma al segretario generale della società Calcio Lecco 1912, Nicodemo Cecconi, è bastato poco a fargli cambiare umore. Giusto una domanda. E adesso la campagna abbonamenti?

«Per ora non se ne parla purtroppo. Abbiamo saputo di essere stati ammessi da un’ora e siete già qui a chiedermi degli abbonamenti?».

La domanda però è di quelle naturali in un precampionato. «E allora ti dirò che, per ora - prosegue il segretario della società – abbiamo un solo e unico problema. Saremmo anche pronti a partire domani con la campagna abbonamenti, anche per sfruttare l’onda di questo ritorno in B dopo questa storia. Ma il problema è che non sappiamo quanti posti, certificati, possiamo occupare in abbonamento. Ci vorrà ancora qualche giorno (per certificare le capienze e, di conseguenza, le varie disponibilità nei quattro settori dello stadio ndr) poi partiremo». Battute “rubate” (e riportate).

La questione abbonamenti, adesso che il Tar sembra dare una svolta definitiva alla querelle serie B, resta aperta e resta pure – indissolubilmente – legata alla disponibilità dello stadio “Rigamonti-Ceppi” per le partite interne dei blucelesti.

Cosa vuol dire? È ovvio che una campagna abbonamenti – vista la disagevole lontananza dello stadio sostitutivo veneto (l’Euganeo di Padova) – non sarà possibile prima di una data certa nella quale il Lecco potrà esordire nella sua casa “naturale”.

Non solo, non sarà possibile indirla certamente fino a quando non si avrà “computezza” di quanti posti a sedere e in quali settori si ha effettiva disponibilità certificata.

Così, i tanti tifosi del Lecco che chiedono agli addetti ai lavori e tengono pronti i soldi per abbonarsi in via Don Pozzi dovranno pazientare ancora un po’. Fino a quando? Almeno fino alla fine del mese: quando i lavori al “Rigamonti-Ceppi” saranno completati e, soprattutto, fino a quando il Lecco non scenderà in campo effettivamente.

C’è infatti una concreta possibilità che, bloccato il mercato dalla (ormai superata) non ammissione deliberata dal Collegio di Garanzia del Coni, la stessa Figc conceda ai blucelesti due o tre turni iniziali di stop per poter usufruire di una proroga sul mercato, finora praticamente reso impossibile dall’attesa delle sentenze e dal lungo mese e mezzo di carte bollate per l’ammissione in Serie B.

Certo è che, quando sarà, sarà certamente un “boom” di abbonamenti: le stime approssimative parlano di almeno duemila lecchesi (e non) pronti ad abbonarsi per le 19 gare casalinghe del prossimo campionato di serie B.

Un record mai toccato certamente dai tempi dell’ultima serie cadetta (1972-’73). Cinquant’anni – e una lunga estate – di attesa, insomma, per arrivare (forse) a battere un primato così tanto vecchio.

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