Il Lecco accarezza il sogno della vittoria ma nel secondo tempo crolla e viene sconfitto: retrocessione ad un passo

I blucelesti sconfitti in casa dal Venezia per 2-1. Ora solo l’aritmetica tiene in Serie B la squadra di mister Malgrati

Il Lecco ha tenuto duro un’ora. Avrebbe meritato, per quell’ora così ben giocata, di più. Ma non è contro il Venezia che si può pretendere molto di più che una gara dignitosa, con qualche rimpianto, un po’ di polemica arbitrale sull’espulsione di Celjak e tanto, tantissimo rammarico per tutte quelle partite che il Lecco non ha giocato con la stessa verve di oggi. Poi se sbagli, ancora una volta su calcio d’angolo, ancora una volta con il portiere, nell’occasione che riaccende la luce in casa lagunare, allora tutto diventa maledettamente difficile. Il Lecco è stato così sconfitto in casa dal Venezia per 2-1 con reti di Nicolò Buso al 22’, pareggio di Joel Pohjanpalo al 58’ e vantaggio definitivo di Gianluca Busio al 60’.

Oggi non è venuta la retrocessione diretta che arriverà con ogni probabilità contro il Parma, in quella che dovrebbe essere la festa per la promozione in serie A, ma poco conta. Conta la prestazione che è stato capace di dare il Lecco ai suoi tifosi, ancora una volta calorosissimi, lodevoli, presenti per tutti e 95 i minuti.

È mancato un pizzico di fortuna, perché si sapeva che qualche errore e qualche pallone i blucelesti l’avrebbero concesso. Il problema si è ripetuto tante volte questa stagione. E si può dire che il Lecco si è condannato quasi sempre da solo, per sue mancanze, soprattutto difensive ma non solo. Gli avversari sono (quasi) sempre stati affrontati nel giusto modo, con tanta determinazione e voglia di combattere. Ma quando ti mangi un gol come quello di Novakovich e regali un’uscita a vuoto su Pohjanpalo, capocannoniere con venti gol all’attivo, allora non puoi che raccogliere l’ennesima sconfitta di questo disastroso girone di ritorno.

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