Di Nunno: «Vittoria del cuore
Adesso sogno lo stadio pieno»

Intervista con il patron del Lecco all’indomani della conferma della serie B

«Una vittoria del cuore». È questo il primo commento del patron e amministratore unico Paolo Leonardo Di Nunno alla notizia che il Consiglio di Stato ha respinto il ricorso del Perugia contro la sentenza del Tar del 2 agosto scorso. Una soddisfazione che trova il patron bluceleste, al telefono, quasi calmo, riflessivo. Pacato.

Ma poi, appena l’intervista entra nel vivo, e dopo i convenevoli di rito, i complimenti di prassi, il vulcanico “presidente” bluceleste non si trattiene più. Ecco quanto ha rivelato a “La Provincia”.

“Pres”, allora, è soddisfatto?

Per forza. Quando la gente rompe le scatole, invece di stare tranquilla (il riferimento è al Perugia del presidente Santopadre, naturalmente, ndr)... Ma nella vita c’è da aspettarsi di tutto. Ora chiederò ai miei avvocati se posso chiedere i danni al Perugia. Ci siamo meritati la B e non meritavamo questo rompimento di scatole.

Più grande la gioia di ieri o quella della finale vinta contro il Foggia?

Il 18 giugno è stata l’unica vittoria vera, quella ottenuta in campo. Con 5mila spettatori a vedere la partita. Quella era una vittoria vera, non quella di oggi (ieri, ndr). Hanno voluto rompere i cosiddetti, tutto lì. Però siamo in Serie B. Mi hanno già chiamato il sindaco Gattinoni, l’assessore Torri… Loro ora sono tranquilli. Ma devo essere tranquillo anche io, gli ho detto, non solo voi.

Per che cosa deve essere tranquillo?

Devo essere tranquillo anche io di poter comprare in tempo i giocatori che ci servono. E per tutto il resto, stadio compreso. Ci vuole un sacco di soldi, ma per fortuna vedo che un po’ di sponsor e di gente di Lecco si sta muovendo, per darci una mano. Speriamo che sia la volta buona.

E lo stadio?

Stiamo andando avanti con i lavori. Se la prima la giochiamo a Padova? Oggi ho chiesto all’avvocato di chiedere al presidente della Lega di Serie B Balata, se non ce la fa rinviare e ci dà altri 4-5 giorni, in più, rispetto alla scadenza del 1° settembre, per fare mercato ancora… Ma la risposta è stata negativa… Perché altrimenti il Brescia potrebbe chiedere la stessa cosa. Per cui mi sa che giocheremo a Padova domenica…

Il mercato. Avete già preso alcuni buoni giocatori. Ma è finito qui?

Se le ho detto che vogliamo la proroga è perché dobbiamo prenderne ancora. Non è finita qui. Ce ne mancano tre, almeno. Ho visto le partite delle altre squadre ed è come vedere la serie A, altroché... Costano milioni di euro alcuni giocatori… La Sampdoria ha già speso 30 milioni. Noi dobbiamo spendere molto meno. Un budget del genere non ce l’abbiamo. Non posso mica rovinarmi. Anzi, mi sono già rovinato…

Chi è stato il primo a complimentarsi con lei, ieri?

Il primo a chiamarmi è stato il presidente della Lega B, Mauro Balata, che mi ha detto “Ora sei uno dei nostri”. Ho risposto “Grazie”, ma non mi sono voluto trattenere a parlare tanto. C’è troppo da fare, adesso.

Intanto è scattata la campagna abbonamenti. A prezzi non certo a buon mercato…

Gli abbonamenti sono stati aumentati, è vero. Ma bisogna ricordare ai tifosi che lo stadio è a totale spese nostre. Parlo dello stadio ma anche dei giocatori che in serie B costano davvero tanto, tantissimo. Non stiamo rubando i soldi ai tifosi, ma speriamo che ci vengano in massa. Anche perché, lo dico, in questi anni io ho contato di aver perso 25-30 milioni euro. Intendo da quando sono venuto a Lecco. Da oggi (ieri, ndr) i prezzi degli abbonamenti saranno sul sito e mi auguro un riconoscimento di affetto da parte di tantissimi i tifosi. Sogno lo stadio pieno…

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