Buscaglia: «Promozione meritata, ma ci aspetta una lotta a suon di carte bollate»

Il noto è telecronista di Dazn è cresciuto a Lecco ed è un tifoso bluceleste

Ricky Buscaglia è un lecchese “doc”, intimamente bluceleste, e di mestiere fa il telecronista sportivo per Dazn. Già collaboratore de “La Provincia”, Buscaglia fa del calcio raccontato alla televisione una professione che in tanti gli riconoscono di altissimo livello.

Ma, tra una Juventus e un Napoli, tra un Parma e un Frosinone, tra la A e la B, non avrebbe mai pensato di riuscire, un giorno o l’altro, a commentare una partita del Lecco in serie B . Ma ora ci crede fortemente, grazie all’impresa compiuta da mister Foschi&C.. Di sicuro, d’altronde, non ha dubbi sul fatto che l’unica soluzione per il caso Lecco sia quella della sua completa “assoluzione” dalle lievissime colpe organizzative e la immediata immissione nell’organico di serie B.

«Certo, il Lecco deve essere ammesso in serie B – sentenzia Buscaglia -. Non può essere una carta o una firma a pregiudicare il diritto acquisito dai blucelesti sul campo, ampiamente meritato. Entro il 30 sapremo tutto, però. O faremo ricorso noi, intendo il Lecco, dio non voglia, perché siamo stati esclusi, o lo farà il Brescia. Di sicuro sarà una lunga estate calda, sotto questo profilo». I tempi si prospettano lunghi: «Il Brescia non si arrenderà facilmente».

Insomma, Ricky Buscaglia non lo dice, ma lo fa intuire: ci vorrà molta calma. In un modo o nell’altro la certezza di giocare in serie B si avrà a metà luglio, se tutto va bene. Probabilmente anche dopo, entro l’inizio del torneo. Ma non certo prima del consiglio federale del 7 che, però, potrebbe non essere riuscito a dirimere tutte le questioni.

Di sicuro Cellino, presidente del Brescia, e Santopadre, presidente del Perugia, non lasceranno nulla d’intentato per riuscire a vincere la battaglia contro chiunque possa togliere loro un posto in serie B. A prescindere che sia il Lecco o la Reggina: «Sarà un mese di carte bollate e di situazioni che non saranno chiare fino all’ultimo, per cui bisogna avere pazienza e provare a fare la squadra comunque, anche se o il Lecco o le sue avversarie saranno costrette ad adire la giustizia sportiva fino al Collegio di Garanzia del Coni. Abbiamo buone possibilità di non essere esclusi, ma è anche possibile che in prima istanza il Lecco possa essere tenuto fuori salvo poi essere riammesso come merita. Sarà una “battaglia” legale all’ultimo sangue».

Detto questo il Lecco per Buscaglia ha molte frecce al suo arco: «Ha dimostrato di avere tutti i requisiti per l’iscrizione, in primis quelli economici. Per il Lecco mancava un “sì” esterno, e, soprattutto, non stiamo parlando di fideiussioni fantasiose o stipendi e contributi non pagati. Inoltre lo stadio di Padova, se non riuscissero a terminare i lavori al Rigamonti-Ceppi in tempo, è a disposizione e lo era anche il 20 giugno. Mancava solo la firma del questore o del Prefetto di Padova, ma la disponibilità dell’impianto era già data per certa. Inoltre c’erano state richieste di proroga per le sole 48 ore messe a disposizione dalla Lega per completare la domanda, dopo che i playoff erano stati posticipati. Insomma, per me il Coni, se dovesse essere chiamato a giudicare la posizione dei blucelesti, darebbe loro ragione. Inoltre sarebbe scandaloso non ammettere l’unica verità possibile: il Lecco ha meritato la serie B sul campo».

Sarebbe troppo negativo il messaggio susseguente a un’eventuale esclusione: «Come raccontare ai ragazzi che si impegnano su un terreno di gioco che una firma in ritardo potrebbe mettere a rischio un’intera stagione di sacrifici e rischia di farti arretrare di due categorie? Il messaggio che ne deriverebbe sarebbe altamente negativo e pericoloso per tutto il movimento calcistico, non solo per il nostro Lecco».

© RIPRODUZIONE RISERVATA