Traffico sulla Regina, che guerra
Protestano gli autotrasportatori

Dopo albergatori e commercianti tocca ai camionisti. Nel mirino le limitazioni chieste da sindaci e residenti. I 5Stelle: «Basta, utilizziamo di più il lago»

«Mi sembra la più classica delle crociate impossibili. Proibire il transito dei mezzi pesanti e dei bus turistici porterà in dote un danno importante al territorio e non solo ad autotrasportatori e albergatori. A questo punto che qualcuno ci dica come risalire la Regina».

Non usa giri Giorgio Colato, coordinatore nazionale della Federazione autotrasportatori italiani (Fai). La lettera dei sindaci - Griante escluso - al prefetto Ignazio Coccia ha reso ancor più compatto il fronte delle varie Associazioni di categoria sul tema - oggi più che mai attuale - dei transiti lungo le quattro strettoie di Colonno, Sala Comacina, Spurano e Isola di Ossuccio.

Fasce orarie blindate (fuori gioco i mezzi con lunghezza superiore ai 9 metri) e stop alle deroghe automatiche sull’asse Argegno-Menaggio per veicoli adibiti al trasporto di merci e persone (questo il nodo clou del provvedimento) non sono andate giù neppure alla Federazione degli Autotrasportatori Italiani. La frattura pare netta: associazioni di categoria da una parte, sindaci e cittadini (a cominciare dai residenti, molti dei quali da tempo sulle barricate) dall’altra, con la politica che comincia a prendere posizione.

«E’ arrivato il momento di trovare soluzioni concrete non soltanto per garantire tranquillità ai residenti, ma anche per cercare di limitare le code e l’inquinamento», dice invece il consigliere regionale dei 5 Stelle Raffaele Erba. Dal Movimento 5 stelle anche la proposta di «attivare un tavolo per studiare il progressivo spostamento di traffico dalla statale Regina al trasporto lacustre».

L’articolo completo su La Provincia di sabato 25 gennaio

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