Morì dopo un volo di sei metri
A processo chi gli diede la droga

Bene Lario Pusher residente a Porlezza rinviato a giudizio: «Quella cocaina era troppo pura»

Quando il caso approderà in aula, saranno passati da poco i due anni dalla morte di Nicolas Nardiello, precipitato in un dirupo dal ciglio della strada a Bene Lario. È fissato per il 2 marzo dell’anno prossimo, infatti, il processo a carico del trentenne residente a Porlezza accusato di avergli venduto la dose di cocaina che, secondo la Procura, ha causato un vero e proprio stato di delirio nella giovane vittima, tale da spingerlo a gettarsi dal ciglio della strada.

È stato rinviato a giudizio ieri, con l’accusa di spaccio di droga e di morte come conseguenza di altro reato, Celalettin Susam, 32 anni, turco, già in passato finito in carcere per spaccio di droga e accusato, ora, di aver venduto al Nicolas Nardiello un paio di dosi di cocaina troppo puri, al punto da causare un comportamento del tutto irrazionale e fuori controllo nel ragazzo.

Il 2 marzo dello scorso anno il corpo senza vita di Nicola Nardiello, 25 anni di Porlezza, venne trovato nel prato di una casa di via Maggiore, a Bene Lario. Il giovane, scoprono i carabinieri, era precipitato dalla strada che si trova circa sei metri sopra il giardino. Le testimonianze degli amici, della fidanzata e le immagini delle telecamere all’ingresso di Bene Lario consentiranno poi di scoprire che la sera prima il ragazzo aveva iniziato a comportarsi in maniera del tutto ingiustificata. In particolare viene visto correre senza alcun motivo e senza meta per le strade di Bene Lario.

L’autopsia e gli accertamenti della Procura consentiranno di legare quello stato di delirio all’assunzione di sostanza stupefacente. A vendergli la droga, secondo carabinieri e magistratura, il trentaduenne turco con casa a Porlezza.

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