Dongo, truffò i clienti
maxi condanna all’assicuratrice

Adriana Angelinetta era accusata di aver intascato 2 milioni e mezzo da parenti e amici mai risarciti: 7 anni e 8 mesi

Mano pesante del giudice monocratico del tribunale di Como, che ieri mattina ha condannato a sette anni e otto mesi di detenzione (a fronte dei sei richiesti dal pubblico ministero), la signora Adriana Angelinetta, 50 anni, accusata di appropriazione indebita, falso e truffa per la “celebre” vicenda delle polizze fantasma stipulate in quel di Dongo.

Diciamo subito che, tolti i risarcimenti parziali pagati dalle compagnie assicurative, l’imputata non ha mai restituito nulla, tanto che le parti civili costituite al processo, in tutto 48, avevano chiesto e ottenuto il sequestro della casa in cui vive l’imputata, insieme a quello di un’altra sua proprietà, a titolo di garanzia del credito.

L’accusa per la quale è stata riconosciuta colpevole - e per la quale, a questo punto, rischia il carcere, visto che per evitarglielo la corte d’Appello dovrebbe ridimensionare la condanna fin sotto i quattro anni - è quella di avere formato polizze false da intestare a un nugolo di parenti e amici che si fidavano di lei al punto da metterle in mano anche denaro contante.

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