Accoltellò la madre 32 volte
Condannato a dieci anni

Musso: Lui in aula: «Ho fatto una cosa indegna, non me lo perdonerò mai» La donna lo ha già perdonato: «È un bravo ragazzo, ha perso il controllo»

Musso

Dieci anni di carcere per aver tentato di uccidere la madre. «È stata una cosa indegna, non me lo perdonerò mai» ha detto lui in aula prima di essere giudicato. «Lo amo come sempre» ha spiegato lei all’esterno dell’aula, dopo la sentenza. Julian Volskaia, 33 anni originario di San Pietroburgo, si è detto pentito di quanto fatto alla madre, Inna Volskaia, 59 anni.

Nel maggio dello scorso anno Julian ha colpito la madre con 32 coltellate. Un’aggressione folle avvenuta in frazione Croda, a Musso. Di sera i due discutono. Lui è ubriaco. Impugna un coltello da cucina e comincia a colpire la donna. Poi, dopo averla ridotta in fin di vita, sale in casa dove lasciato l’arma insanguinata. Poi, in sella a una bicicletta, raggiunge un pub sulla Regina con la maglietta ancora sporca di sangue, e qui gli avventori e i titolari del locale lo bloccano chiamando i carabinieri. I militari del nucleo operativo di Menaggio ricostruiranno ogni dettaglio e il pubblico ministero, Antonio Nalesso, dopo un’inchiesta lampo decide di chiedere il processo. Julian è reo confesso: al giudice, durante l’interrogatorio poco dopo l’arresto, dice che sì ha accoltellato lui la madre e che l’ha fatto perché era completamente ubriaco e che non ricorda assolutamente nulla di quanto accaduto e che è sorpreso di aver ferito la donna così gravemente.

Nel corso della requisitoria il pubblico ministero ha sollecitato una condanna a 12 anni di carcere con l’accusa di tentato omicidio e di falsificazione di documenti (ai carabinieri aveva fornito un passaporto falso da cui risultava essere cittadino ucraino). Alla fine il giudice delle udienze preliminari, Francesco Angiolini, ha condannato Volskaia a 10 anni (9 per il tentato omicidio e 1 per il passaporto falso).

L’articolo completo su La Provincia di giovedì 30 gennaio

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