Teatro Festival
livello altissimo
Vittoria per due

Tirano Premiata Claudia Donadoni per “Il canto di Zoe” Poggioni con Belcastro si aggiudica la sezione musicale

Avrebbero voluto premiare più spettacoli e interpreti, ma un concorso esige un primo premio.

E così i giurati del Teatro Festival Valtellina e Valchiavenna hanno fatto, non senza difficoltà, decretando i due vincitori della sezione spettacoli teatrali e della sezione spettacoli musicali: per la prima si tratta di Claudia Donadoni con lo spettacolo “Il canto di Zoe”, andato in scena a palazzo San Michele a Tirano; per la seconda “Non al denaro, non all’amore né al cielo” di Christian Poggioni e Marco Belcastro portato a palazzo Homodei di Sernio.

«Interpretazione ispirata»

Le premiazioni si sono tenute – assenti i premiati – a palazzo Merizzi. Donadoni ha messo tutti d’accordo per il coinvolgimento «in una ispirata interpretazione nel rendere vivi i personaggi reali ed enigmatici, avvolti da struggente e cruda temporalità», per una recitazione «di gesti lenti, solenni, austeri, teatrali e per le calde melodie e le perfette vocalità del bel canto, per le parole, le permeanti e magnetiche musiche e suoni arcaici capaci di raccontare il potere dell’amore puro, mistico, scettico e terreno prima che noi fossimo» e per l’invito a riflettere sul senso della parola umanità e a cogliere il significato di Zoe, l’essenza della vita.

Poggioni e Belcastro sono stati premiati, invece, per avere incantato, guidato e accompagnato il pubblico «con garbo, delicatezza poetica, crescente energia e potenza travolgente in un mondo onirico e privilegiato dove, come nell’arte di Chagall, sogno e realtà si confondono e si fondono, dove l’amore unisce natura e spirito per esplodere e frantumarsi in suoni, forme, canto, colori, poesia e profumi di chi ama la musicalità, l’arte, l’armonia e le vibrazioni intime dei personaggi».

La serata – presenti la promotrice del festival Agnese Bresesti, il sindaco di Tirano Franco Spada, il vicesindaco e assessore alla Cultura di Tirano Sonia Bombardieri, l’assessore alla Cultura di Teglio Nicoletta Joli e la presidente di giuria Anna Galanga – è partita con la recitazione dell’attrice Astra Lanz che ha interpretato in “Soltanto quel che arde”, con straziante dolore e profonda dolcezza il personaggio, fragile e forte, sottomesso e vincente di Alba e quello di Sigismondo, marito ferito dall’orgoglio, spirito indomito, fiero, impetuoso e appassionante, innamorato della moglie Alba, delle sue movenze, della sua completa bellezza.

Quindi nel momento della premiazione, Galanga ha invitato la giuria  a presentarsi per offrire al pubblico notizie relative all’operato svolto, alla scelta, «quest’anno ancor più difficile rispetto agli anni precedenti», come da loro affermato, degli spettacoli vincitori. Successivamente in diretta telefonica la presidente ha parlato con due degli artisti coinvolti nella premiazione, Christian Poggioni e Marco Belcastro, che hanno ascoltato con commozione e gioia la lettura della motivazione dedicata al loro spettacolo.

«Un modo di conoscersi»

«È stata una sorpresa e  un momento emozionante per tutti – commenta Galanga -. Il teatro è un’esperienza straordinaria, un modo per imparare e conoscere se stessi e poi conoscere il mondo con un’intensità e una differente verità. Perché ci permette di indagare a fondo le pulsioni della vita che caratterizzano l’essere umano, vizi, virtù, debolezze, fragilità, muovendo emozioni, passioni, sentimenti, riflessioni e favorendo un processo di crescita culturale e umana. Oggi quanto mai auspicabile.  Il teatro è il luogo dove l’arte è dono di sé all’altro in un modo sempre intenso e che lascia un segno profondo».

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