Solenghi in Woody Allen conquista la Milanesiana

Livigno L’attore ha ripercorso i film del regista con la Nidi Ensemble Gli anedotti su Alberto Sordi e Raimondo Vianello hanno divertito tutti

L’ultimo dei tre appuntamenti della tappa livignasca de La Milanesiana ha visto come protagonista Tullio Solenghi, attore teatrale e televisivo, comico e imitatore, che insieme a Nidi Ensemble, ha portato in scena uno spettacolo dedicato a Woody Allen dal titolo “Dio è morto e neanch’io mi sento tanto bene”.

La vita a rovescio

In Cinelux gremito come nelle due precedenti serate che avevano avuto come ospiti Raphael Gualazzi e Simone Cristicchi l’attore si è cimentato nella lettura di alcuni esilaranti brani tratti dai libri di Woody Allen, coniugandoli con le musiche che hanno caratterizzato i suoi film più significativi, eseguiti dal maestro Alessandro Nidi e dal suo ensemble, alternando così suoni e voci, musica e racconto fino a dare vita ad una performance dai toni ironici.

Dall’incontro con Socrate a quello con Einstein passando per Freud, le parole di Woody Allen hanno fatto ridere ma quello che ha maggiormente conquistato il pubblico è l’idea di Allen che la vita dell’uomo dovrebbe essere l’incontrario di quella che è , ovvero si parte dalla morte poi si invecchia, si ringiovanisce, si lavora, si torna bambini fino a rientrare nel grembo materno.

Dopo il Solenghi in versione Allen, c’è stato quello autentico con rivelazioni su Alberto Sordi e Raimondo Vianello. « Una volta noi del trio (Solenghi- Marchesini- Lopez) abbiamo ricevuto un importante premio e nella serata fu premiato anche Alberto Sordi. Mentre stava mangiando un enorme piatto di pasta una giornalista di una televisione locale gli fece una domanda lunghissima, al termine della quale Albertone rispose semplicemente, ma tu chi sei? Un’altra volta Sordi era su un aereo con l’attore Maurizio Micheli, che ebbe delle difficoltà ad atterrare a Genova per il maltempo. Una volta a terra Albertone sentenziò: « Micheli ti è andata bene perché fosse precipitato l’aereo tutti avrebbero scritto domani è morto Alberto Sordi e nessuno ti avrebbe filato».

L’allarme bomba

Di Raimondo Vianello il comico ligure ha voluto sottolineare l’ironia:« Una volta Pippo Baudo andò a trovarli a casa. In quel periodo Sandra Mondaini soffriva di crisi depressive ed in presenza di Baudo minacciò di buttarsi dalla finestra. Poi Raimondo riuscì a sedarla e a quel punto convinse l’amico a scendere nella pizzeria sotto casa. Passando dal portinaio gli disse, riferendosi alle manie suicide della moglie “se cade qualcosa dalla finestra è roba nostra».
Essendo Sant’Anna inevitabile il ricordo di Anna Marchesini: « Una volta stavamo recitando a Roma e ci fu un allarme bomba. La sala era gremita e per non creare panico le forze dell’ordine ci suggerirono di avvisare il pubblico che lo spettacolo era sospeso per questioni tecniche, ma il pubblico pensava fosse parte del copione e non sloggiò. A quel punto ci provarono le forze dell’ordine, ma il pubblico era sempre convinto che fosse parte dello spettacolo». L’ultima serata della tappa valtellinese de La Milanesiana si è conclusa con saluti finali e il consueto ballo della rosa, che ha visto sul palco tutti i protagonisti dell’ultimo appuntamento. Il sindaco di Livigno Remo Galli e l’assessore alla cultura del Comune, Sharon Zini hanno premiato con un quadretto raffigurante un paesaggio invernale di Livigno l’ideatrice e fondatrice della manifestazione, Elisabetta Sgarbi

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