Società Storica Valtellinese. Doppia mostra per il centenario

Iniziative “Immagini, luoghi e volti” è il titolo dell’evento. Apre i battenti oggi nella sala delle Acque del Bim. In esposizione il prezioso fondo libraio dell’associazione

Da una parte pannelli che ricostruiscono con parole e immagini i cento anni della Società storica valtellinese, dall’altra parte documenti e pergamene per raccontare il prezioso fondo librario di proprietà dell’associazione attraverso cui guardare la storia in senso lato. Sono questi i due nuclei entro cui è strutturata la mostra “Immagini, luoghi e volti” che la Ssv inaugura oggi alle 17.30 nella sala delle Acque del Bim a Sondrio.

«Ci sembrava bello in occasione del centenario - afferma la presidente della Ssv, Augusta Corbellini - organizzare una mostra perché abbiamo un cospicuo archivio e perché una delle prime intenzioni della Storica è quella di raccogliere e conservare i documenti che parlano del passato».

Il doppio binario

Il curatore dell’esposizione, Gianpaolo Angelini, ha impostato la mostra su un doppio binario. Si potranno conoscere i protagonisti e gli eventi che hanno portato alla fondazione della Società e che ne hanno poi guidato e animato l’attività per i successivi decenni. Inoltre, per la prima volta, la Società storica esporrà documenti e materiali antichi provenienti dall’archivio dell’associazione, comprendenti lettere di Pio Rajna e di altri protagonisti della vita culturale valtellinese del Novecento, nonché due rare pergamene cinquecentesche (1.500 quelle possedute nell’archivio dal ’300 a tutto il ’500) e un album di disegni ottocenteschi di Pietro Martire Rusconi.

«La prima sezione racconta la nostra storia, ma anche la situazione culturale prima del 1921 quando siamo nati - sottolinea Corbellini - Il percorso museale mostra, invece, i documenti del nostro archivio che è andato formandosi nel tempo. I primi documenti sono stati depositati nel 1921 quando i padri fondatori avevano lanciato un appello a privati ed enti pubblici perché depositassero i loro fondi e raccolte. Molti avevano fatto affluire un buon patrimonio. Poi l’archivio si è arricchito con gli atti della Storica. Purtroppo i trasferimenti della sede da palazzo Lavizzari a villa Quadrio, poi a Tirano e di nuovo a villa Quadrio hanno fatto sì che del materiale fosse disperso o confuso. Fortunatamente Franca Prandi ha redatto l’inventario di quello che abbiamo».

Un bene collettivo

L’archivio sta a cuore alla Ssv: «Spesso viene considerato una “cosa” per pochi, ma in realtà è un bene collettivo - continua la presidente - Ci sono documenti che riguardano tutti e tutti devono essere messi in condizioni di fruirne. La mostra vuole far passare questo messaggio, soprattutto fra i giovani. Speriamo che le scuole possano visitarla».

Per testimoniare che la Società storica non è ancorata al tempo che fu ma attiva sul territorio, sono previste, venerdì 7 e 14 ottobre, sempre alle 17.30, due conferenze che accompagneranno alla riscoperta di tesori di oreficeria e scultura lignea. Il 7 ottobre Rita Pellegrini parlerà dei tesori in sacrestia e dell’oreficeria sacra in diocesi di Como, il 14 Alessandra Casati del gran teatro del Barocco testimoniato da scultori e sculture in legno in Valtellina fra Sei e Settecento.

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