Quei ragazzi davvero irresistibili
Lo spettacolo è un trionfo

Sondrio teatro Umberto Orsini e Franco Branciaroli conquistano il pubblico del Sociale. Fratta: «Commedia straordinaria con molti spunti. Grande regia e due attori molto affiatati»

«Uno spettacolo straordinario». Con queste parole l’assessore alla Cultura del Comune di Sondrio, Marcella Fratta, si riferisce all’ultimo spettacolo di Sondrio Teatro “I ragazzi irresistibili” andato in scena, lunedì sera, al Teatro Sociale di Sondrio. Una pièce attesissima anche nel capoluogo valtellinese dopo il pieno di risate che ha ottenuto al Teatro Strehler di Milano solo settimana scorsa e due mattatori in scena come Umberto Orsini e Franco Branciaroli che non si sono, di certo, risparmiati.

Molta partecipazione

A fine rappresentazione la soddisfazione di Fratta e dell’intera amministrazione: «Siamo pienamente gratificati da questo lavoro che abbiamo potuto ospitare sul nostro palcoscenico – afferma Fratta -. Anche il pubblico si è dimostrato molto soddisfatto tributando applausi calorosi alla fine dello spettacolo. Una regia intelligente con la voce fuori campo di Popolizio che non riesce a rinunciare al palcoscenico e anche come regista si fa sentire con la sua decisa voce fuori campo». Quanto ai due attori, Branciaroli e Orsini sono «molto affiatati in un testo che offre molti spunti di riflessione sulla vita e sull’importanza dell’amicizia e delle relazioni per darle senso – continua l’assessore -. Appare comunque un inno al teatro e al mestiere dell’attore».

Protagonisti de “I ragazzi irresistibili” sono due anziani attori di varietà (Willie Clark e Al Lewis) che hanno lavorato in coppia per tutta la loro vita dando vita a un duo diventato famoso come “I ragazzi irresistibili” appunto e che, dopo essersi separati per insanabili incomprensioni, sono chiamati a riunirsi, undici anni dopo, in occasione di una trasmissione televisiva che li vuole insieme, per una sola sera, per celebrare la storia del glorioso varietà americano.

Ambienti ricreati

Due gli ambienti ricreati nlle scene di Maurizio Balò: la camera d’albergo di Clark con le pareti verdi, il letto, il televisore, le poltrone e lo studio televisivo dove si registra il varietà. Franco Branciaroli (Willie Clark) è il grande mattatore, praticamente sempre in scena. Un personaggio tratteggiato in maniera formidabile, ricco di ironia pungente, ma anche di malinconia che gioca con i registri vocali, con la mimica facciale, con gesti semplici, senza andare mai fuori le righe. Lo affianca Umberto Orsini (Al Lewis) nel delineare un attore colpito dalla vecchiaia e dalle sue malattie. Insieme sono una coppia perfetta, con due modi di recitare completamente diversi, che si compensano e trovano l’apprezzamento del pubblico.

Prossimo appuntamento venerdì 2 febbraio con “Trappola per topi” di Agatha Christie, traduzione e adattamento di Edoardo Erba.

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