
Cultura e Spettacoli / Sondrio e cintura
Giovedì 19 Gennaio 2023
Pasolini messo a nudo con la danza
Tirano Emozioni e leggerezza allo spettacolo fluttuante ispirato al libro “Caro Pier Paolo” di Dacia Maraini

Uno spettacolo “aereo” in cui sembra, grazie ad un gioco di proiezioni, che la ballerina fluttui nell’etere, che volteggi con delicatezza e armonia nell’aria e nei sogni, in un intreccio di pensieri e ricordi. Sensazioni morbide quelle che lo spettacolo “Pasolini a corpo nudo” con le coreografie di Emiliano Pellisari e Mariana Porceddu e la performance di Mariana ha suscitato negli spettatori del teatro Mignon di Tirano.
Ad effetto
Nella variegata offerta che la rassegna Tirano Teatro ha voluto proporre c’è anche il teatro danza. La rappresentazione è ispirata al libro “Caro Pier Paolo” di Dacia Maraini di cui si riportano, qui e là, alcune frasi e citazioni che guidano e spiegano le scelte coreografiche. Pellisari, nel tentativo di parlare di sessualità e di identità di genere – temi affrontati e vissuti da Pasolini – ha pensato di portare in scena una figura di «donna maschile», come l’ha definita lui, che cerca la propria identità sessuale. E lo fa osservandosi nei suoi movimenti allo specchio, ricreato in scena da una grande struttura che sovrasta il palco dove viene proiettata l’immagine della ballerina mentre si muove.
L’effetto scenico è d’impatto soprattutto in quei passi in cui pare quasi di vederla volare. Proprio con quella dolcezza ma anche con quella forza «si fanno largo il sogno, i ricordi e i pensieri – scrive Maraini – che si sparpagliano da tutte le parti … La tua nudità offrivi ad un mondo minaccioso che voleva farti tacere e, se possibile, eliminare». Ecco che, per la scrittrice, l’idea di scrivere queste memorie rende «liquidi» i pensieri. Si parla di carnevali medievali, delle misteriose e simboliche creature dei dipinti di Bosch o Bruegel in un «infinito desiderio di amori senza anima».
Un telo bianco offre numerosi spunti artistici alla ballerina che lo trasforma nel ventre della madre in cui raggomitolarsi per cercare la pace del corpo e nel piccolo fagotto da cullare appena venuto alla vita. Ci si incammina nel «bosco dei ricordi» dove fioriscono rami in una gelida notte invernale – d’effetto l’immagine finale con la ballerina che diventa un albero bianco -, con l’accompagnamento di musiche che punteggiano con trasporto questo percorso alla scoperta di sé.
Uno spettacolo da vivere innanzitutto – come nello stile del teatro danza – che, ieri pomeriggio, i suoi interpreti hanno spiegato e illustrato nell’incontro che si è tenuto in biblioteca a cura di Mattia Agostinali.
A febbraio Perlasca
Ad inizio serata il vicesindaco e assessore alla Cultura, Sonia Bombardieri, ha preso la parola per ringraziare la delegazione di Livigno che, nonostante la nevicata in corso, ha raggiunto Tirano, e per dare due graditi annunci. Il Comune di Tirano ha pensato a due fuori programma. Giovedì 9 febbraio, alle 21, per la rassegna Memoria per il futuro sarà portato in scena lo spettacolo “Perlasca. Il coraggio di dire no” con Alessandro Albertin, mentre a maggio tornerà Alessandro Bergonzoni con la preparazione del suo nuovo lavoro.
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