In mostra 11 opere della collezione
Angelo Vaninetti

Da luglio Opera di amici, sei esposte alla stua del museo Riguardano il mondo degli affetti del compianto pittore Fratta: «Grazie alla figlia e alla moglie per il lascito»

Arte, affetti, amicizia nutrimento per lo spirito. Non è scelto a caso il titolo che accompagna la nuova donazione da parte della Collezione Angelo Vaninetti al Museo valtellinese di storia e arte di Sondrio.

Undici le opere che, grazie ad Annalisa Vaninetti, figlia del pittore valtellinese, e ad Armida Righini Vaninetti, la moglie, vanno ad accrescere il corpus del Comune di Sondrio dedicato all’artista.

Approfondimento

In questo caso si tratta di opere di amici di Vaninetti, importanti interpreti dell’arte valtellinese: Livio Benetti, Luigi Bracchi, Grytzko Mascioni, Mario Negri, Elio Pelizzatti e Paolo Punzo.

Sei delle undici opere saranno esposte da luglio fino al 15 novembre nella stua del museo, ma poi a rotazione ci sarà modo di poterle conoscere tutte. Si tratta – per ora – del Ritratto di Armida Righini Vaninetti realizzato da Benetti, di Cà d’oro di Bracchi, del Ritratto di Angelo Vaninetti di Mascioni, della Crocefissione di Negri, de Il merlo di Pelizzatti e di Vaso con fiori di Punzo.

«Come amministrazione comunale teniamo a ringraziare, in maniera diffusa, Annalisa Vaninetti che ci ha donato alcune opere della Collezione del padre – ha detto l’assessore alla Cultura, Marcella Fratta -. Le abbiamo ricevute a marzo, ma le esponiamo subito nella stua del museo che si è, da poco, liberata dopo la mostra delle opere prestate della Gam di Torino. Ci piace sottolineare il valore di questa donazione legata all’amicizia del pittore con i protagonisti del fermento culturale degli anni in cui anche Vaninetti ha operato».

«La varietà di opere rappresenta la varietà stessa degli interessi dell’artista - ha aggiunto -. Ringrazio la direttrice del Mvsa, Alessandra Baruta, che ha allestito lo spazio per organizzare la mostra che consente di godere dell’arte contemporanea».

Non è questa, certamente, la prima donazione. Sedici opere sono già esposte al Mvsa, quattro al Cast il Castello delle storie di montagna a castel Masegra, due alla biblioteca Rajna ed, ora, ne sono arrivate altre undici. In particolare sono state assegnati al museo anche libri con parecchie dediche.

«Sono tutte opere che consentono un approfondimento dell’arte valtellinese – ha dichiarato Baruta -. Più volte nelle dediche ritroviamo, ad esempio, la parola “amico” riferita ad Angelo: si evince come Vaninetti sia stato non solo un grande artista, ma anche un uomo di cultura che ha creato molte amicizia. E queste opere sono l’occasione per analizzare alcuni nomi significativi dell’arte, come Mario Negri, ed anche per suggerire collegamenti e approfondimenti con altri esponenti dell’arte contemporanea».

Bronzo intimo

Paolo Punzo, noto per i paesaggi, espone qui un’opera diversa come “Vaso con fiori”, mentre Livio Benetti propone un bronzo “intimo” come il ritratto della moglie di Vaninetti. Per poter orientarsi durante la visita lo staff del Mvsa ha pubblicato anche una piccola brochure che sarà a disposizione dei visitatori durante l’estate e l’autunno. L’apertura fino a novembre darà modo alle scuole di poter portare gli studenti e avvicinarli a questa testimonianza di arte contemporanea. Il museo è aperto da martedì a domenica dalle 10 alle 13 e dalle 14 alle 18.

© RIPRODUZIONE RISERVATA