Il Sociale riparte
da Madama Butterfly

Solo 289 posti a teatro La stagione riprende con uno spettacolo dedicato ai bambini e gli eventi saltati per il Covid

Il Teatro Sociale riapre. Intanto in forma ridotta, sia nel numero di posti disponibili, sia di cartellone viste le limitazioni imposte dall’emergenza sanitaria, ma comunque riapre.

Un segnale importante di ripresa della vita sociale e culturale della comunità fortemente voluto dall’amministrazione comunale e, in particolare, dall’assessore alla Cultura di palazzo Pretorio Marcella Fratta.

Nessun abbonamento previsto, non fino alla fine di quest’anno, il programma dei prossimi tre mesi prevede due spettacoli per bambini (uno dedicato a Rodari l’11 ottobre e al Natale il 20 dicembre), il recupero della Madama Butterfly (24 ottobre) e del concerto omaggio ai balletti russi (5 dicembre) entrambi con la direzione del maestro Giovanni Mazza già in programma quest’anno e “saltati” a causa del covid, lo spettacolo Barbablù in occasione delle iniziative per la lotta alla violenza sulle donne (23 novembre al mattino per le scuole, alla sera aperto al pubblico) e altri due appuntamenti su cui, però, sia l’assessore, sia il direttore artistico del teatro Andrea Ragosta hanno voluto mantenere ancora il riserbo. Nessun titolo e nessuna data precisa, soltanto l’indicazione che saranno in programma uno a novembre e l’altro a dicembre. In dubbio, legata alla decisioni che saranno prese dal teatro meneghino, la diretta dell’opera dalla Scala, tradizionale appuntamento del 7 dicembre.

Una stagione teatrale dunque particolare quella che riapre e si propone ai cittadini sondriesi, a partire dalla disponibilità dei posti a sedere - 289 in tutto, compresi i 20 a visibilità limitata, disposti a scacchiera, anziché i 581 normalmente previsti - e biglietti acquistabili solamente on line o nei punti vendita Vivaticket.

Stagione teatrale che riparte l’11 ottobre intanto con “Cartoline illustrate e cantate”, spettacolo in omaggio a Gianni Rodari per i bambini dai 4 ai 10 anni, ma poi con tutta una serie di altri appuntamenti legati alla lirica, alla musica e anche alla prosa, il Sociale si prepara ad ospitare, come ogni anno a novembre, la Mostra internazionale dei documentari sui parchi, la rassegna dedicata principalmente ai documentari naturalistici, di alto livello scientifico e cinematografico.

Nonostante le restrizioni e le difficoltà legate soprattutto alla capienza del teatro che già in condizioni “normali” fatica a contenere il numeroso pubblico che ogni sera accorre per la visione dei film in programma, l’amministrazione comunale non ha alcuna intenzione di rinunciare al Festival e, soprattutto, alla sua presenza tra la gente.

«Questo è il Festival della città di Sondrio - dice l’assessore comunale alla Cultura, Marcella Fratta - lo è sempre stato e quindi non è pensabile di organizzarlo tutto in streaming. Anche se la capienza del teatro è ridotta, la sfrutteremo e faremo un mix tra presenze e streaming».

Proprio su questo stanno lavorando a palazzo Pretorio. E anche sul programma da dedicare alle scuole, sia quelle cittadine, sia quelle del resto della provincia, da sempre cuore dell’iniziativa.

«Per questa edizione - spiega ancora Fratta - sono arrivati 75 documentari da varie nazioni a dimostrazione dell’interesse e dell’apprezzamento nei confronti della manifestazione che non ha subito alcuna flessione rispetto all’anno scorso nonostante le difficoltà contingenti legate al covid». Tra le 75 proposte avanzate, il comitato scientifico ha selezionato 16 film da ammettere al concorso. Insieme all’organizzazione logistica, si tratterà anche di capire quali e quanti ospiti potranno e vorranno arrivare in città per presentare di persona la propria opera. «Un momento di confronto e divulgazione importante a cui non vorremmo rinunciare - conclude Fratta -. Cercheremo di mettere a punto un programma che non penalizzi questo aspetto».

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