Il corto di Proh prima di Diabolik
«Che emozione»

Allora Starplex Il primo lavoro del regista valtellinese già premio “miglior giovane” al Reale Film Festival . «Voglio dire ai ragazzi di inseguire le loro passioni»

Sarà una serata da ricordare per il giovane regista valtellinese Danilo Proh. Stasera allo Starplex alle 20.30, a precedere il film “Diabolik chi sei?”, sarà proiettato il suo primo cortometraggio, dal titolo “Bloody Date”.

In programma per un mese

Un lavoro fatto tutto da solo, aiutato da un gruppo di amici, che in poche settimane gli ha già dato varie soddisfazioni. Ha vinto il premio come miglior giovane di ottobre al Reale Film Festival di Milano, dove lo scorso 15 novembre si è tenuta la prima proiezione pubblica del corto, inserito nella sezione Local Horizons. Il suo lavoro ha già superato l’oceano e ha ricevuto una menzione all’Indie Short Fest di Los Angeles ed è stato nominato come Best Newcomer Short al Cal Film Festival sempre nella città californiana.

Un sogno e “una grande emozione” per il diciannovenne sondriese che frequenta l’ultimo anno di ragioneria all’istituto De Simoni, che ha anche già calcato il palco del Teatro Sociale per un saluto durante il recente Sondrio Festival. Stasera sarà la prima occasione per mostrare la propria opera ad amici e concittadini, ma “Bloody Date” resterà in programmazione alla multisala per circa un mese, per i primi giorni abbinato al poliziesco dei Manetti Bros ispirato al celebre fumetto».

«Sarà un’emozione incredibile – anticipa Proh -. È tanta roba per un’opera amatoriale. È un sogno. Ho sempre desiderato fare qualcosa in questo campo e ora ho provato».

La passione di Danilo Proh per il cinema viene da lontano. «Mio nonno era appassionato di spaghetti western – ricorda il giovane – e ne guardavo spesso con lui. Magari ne guardavo un pezzo, poi mi allontanavo perché mi annoiavo e poi tornavo. Crescendo mi sono appassionato all’editing video, ho aperto alcuni canali, e ho continuato a guardare film. A primavera ho deciso di creare la Dani Entertainment, un’etichetta che è una casa di produzione fittizia, un canale dove carico i miei video, e cominciare a leggere e studiare come scrivere una sceneggiatura. Ho fatto tutto da autodidatta»

L’idea del film è arrivata all’inizio dell’estate, ispirata al suo idolo Quentin Tarantino: «Ho impiegato circa un mese e mezzo a scrivere e poi ho deciso di girare coinvolgendo i miei amici come attori. Abbiamo girato in inglese, anche se è stato difficile e abbiamo dovuto fare molte prove, per avere più possibilità di farlo circolare e da questi risultati sembra una buona scelta. Abbiamo girato tra settembre e ottobre per circa un mese, un mese e mezzo comprese le prove». L’ispirazione a Tarantino è ben visibile nel corto, soprattutto per il gusto per i dialoghi e alle atmosfere, che prevalgono sull’azione vera e propria.

A scuola dai grandi

«Ho cercato di rubare qualcosa ai migliori – aggiunge Proh – per esempio a Scorsese. All’inizio trovare un proprio stile è difficile, ho guardato tanti film . Mi fa impazzire Chazelle, mi piace Nola, i Coen. Ho anche visto un paio di film di Orson Welles e Fellini è fortissimo». Ora c’è da promuovere “Bloody Date”, che Proh ha filmato e montato, con Luca Libera e Davide Barzaghi nei ruoli di Javier e Dean, e da terminare gli studi.

«Penso di non iscrivermi a un’università e fare una scuola di cinema, probabilmente a Milano, anche se l’America sarebbe un sogno – spiega Danilo Proh –. Ora penso al prossimo corto che sarà più curato nella forma e più sentimentale. Voglio mandare un messaggio chiaro ai miei coetanei, di credere di più nelle loro passioni, che possono diventare il loro lavoro«.

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