Dentro la matematica, mostra per scoprirla

Promossa dalla Fondazione Nicolò Rusca nella sala delle acque del Bim. Due conferenze in calendario. Obiettivo: proporre un piccolo seme di meraviglia e identificazione nella sua struttura dei teoremi

Numeri, formule, tesi, teoremi. Può forse la matematica essere considerata qualcosa di... vivo? “Da uno a infinito. Al cuore della matematica” è il titolo della mostra che sarà visitabile fino a sabato 18 marzo a Sondrio e in esso c’è già la risposta.

Se, infatti, c’è cuore pulsante, c’è vita. Dimostrarlo, in primis a chi – e vale a ogni età – sia convinto che la matematica “non fa per me” è la finalità di questa esposizione itinerante realizzata dall’associazione scientifica Euresis in occasione della manifestazione “Meeting per l’amicizia fra i popoli”.

Supporto della Fondazione Cariplo

Grazie al progetto “La cultura rinasce (e passa in Valtellina)” promosso dalla cooperativa sociale Nicolò Rusca con il sostegno di Fondazione Cariplo, la mostra approda alla sala delle acque del Bim, dove resterà aperta da lunedì a sabato (10-12 e 15-18). I visitatori - giovani e meno giovani, appassionati di numeri e di logica o del tutto allergici ai numeri - si preparino a un incontro all’insegna di tutta la verità e la bellezza che percorrono la matematica e che si sveleranno come risposte alle tante domande che li accompagneranno lungo il percorso, a partire dalle semplici esperienze proposte dalla mostra. La promessa è ambiziosa: proporre un “germe” di esperienza della matematica, un piccolo seme di meraviglia e identificazione nella sua struttura di “mirabili teoremi, stringenti dimostrazioni, formidabili applicazioni”. «C’è ancora qualcosa da scoprire oggi, in matematica – si legge nella presentazione dell’evento -? Che cosa ha motivato i matematici nel corso della storia? Quale metodo seguono nella ricerca del vero? Come mai la matematica è così efficace nel descrivere la realtà naturale? Perché l’infinito riemerge continuamente nel discorso matematico, e che ruolo ha?».

«L’astrazione è nemica del rapporto col reale, o può essere uno strumento potente di comprensione della realtà? L’ingresso stesso della mostra propone un problema che contiene elementi caratteristici della matematica, si prosegue con una galleria storica in cui ci si accorge che siamo in buona compagnia, insieme a una lunga storia di matematici al lavoro, una tradizione più che bimillenaria, una tradizione vivente in continua evoluzione, fatta da uomini che hanno accettato l’impegno con domande molto simili alle nostre. Seguendo dunque la linea del tempo, osservando una storia affollata di volti – una storia spesso caratterizzata dalla relazione tra maestro e allievo – si entra nella piazza della matematica, il luogo centrale dell’esposizione in cui l’incontro diventa rapporto e iniziale conoscenza».

Come un organismo vivente

La presenza fisica, al centro, del grande albero della matematica è metafora della matematica vista come organismo vivente, non rigido e monolitico, ma vivo e diramato.

Intorno ad esso, sei postazioni offrono la possibilità di incontrare aspetti esemplari della matematica come disciplina. In ognuno di essi, aiutati da visualizzazioni exhibit e pannelli di spiegazione, si affronteranno veri e propri problemi matematici, alcune delle questioni e dei filoni più significativi della matematica dalla sua origine ai giorni nostri. Dalla piazza si accede a quattro sale, per approfondire in direzioni diverse il cammino nella matematica e della matematica: la sala della dimostrazione, per conoscere gli oggetti della matematica e il suo metodo dimostrativo; la sala del rapporto tra la matematica e l’infinito; la sala del rapporto della matematica con la realtà fisica perché essa è il linguaggio della fisica e delle scienze della natura; infine la sala della matematica nell’arte e nella musica.

Come anticipato, l’enfasi della mostra non sarà tanto su magie o effetti speciali, quanto piuttosto sulla scoperta di come la matematica riveli in modo paradigmatico il modo con cui il cuore dell’uomo entra in rapporto con la realtà: c’è qualcosa, in noi, che ci permette di riconoscere una verità universale e oggettiva. Gli effetti speciali, tuttavia, non mancheranno: l’appuntamento è per il sabato successivo, 11 marzo, sempre alla sala del Bim, alle 15,30, con lo spettacolo del mago illusionista Manuel Guarnori dal titolo “Che fine ha fatto Pitagora?”.

Le conferenze

Gli spazi di “Da uno a infinito. Al cuore della matematica” faranno da cornice anche a due originali conferenze per il pubblico – anche di non esperti – intrigato dal fascino dei numeri. La prima è in programma mercoledì 8 marzo alle 15 con la professoressa Fulvia Confortola del Politecnico di Milano che parlerà de “I paradossi della probabilità”. 

La stessa sede, ma alle 15 di lunedì 13 marzo, ospiterà Riccardo Moschetti dell’Università degli Studi di Torino, Cooperativa Curvilinea, che illustrerà un “(In)decifrabile-percorso di crittografia”. Una curiosità: entrambi i relatori sono accademici di origini valtellinesi.

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