
Cultura e Spettacoli / Tirano e Alta valle
Giovedì 27 Luglio 2023
Cristicchi arriva al cuore. Emozioni alla Milanesiana
Livigno il cantautore ha mostrato i suoi disegni e raccontato storie toccanti su una bambina, sul nonno e su un malato. «Sempre dalla parte degli ultimi»
Serata da libro Cuore al Cinelux grazie a Simone Cristicchi che è penetrato nell’anima del pubblico grazie alla profondità dei tempi espressi dalla sua mano e dalla sua voce. Un mix possibile per un polivalente come lui che oltre ad essere un cantautore di successo è pure un abile fumettista.
Cantante e fumettista
«Un abbinamento non difficile fra le due arti perché mi sento a mio agio in entrambe». Questa possibile combinazione vincente fra il cantante ed il fumettista è stata intuita da Elisabetta Sgarbi che ha proposto a Cristicchi di diventare il big della seconda serata de La Milanesiana in quel di Livigno. Sentimenti forti che sono stati rappresentanti, raccontati e cantati.
In ordine sparso le emozioni di una serata che ha confermato l’eccellenza della proposta della Milanesiana e quanto sia stata azzeccata la scelta di Livgno di proporsi e di far parte delle fortunate 23 città che hanno ospitato la 24esima edizione della manifestazione. Cuore che batte forte, lacrime che a fatica si trattengono e pelle d’oca sulle braccia per il pubblico che ha gremito la sala come la sera precedente e ha condiviso, facendosi trascinare dai disegni e dalle parole di Cristicchi. Dal racconto di quel palloncino bianco che, durante un suo concerto per una ragazzina morta di una malattia incurabile, era stato rilasciato dagli amici della ragazzina, che il cantante si è trovato attaccato sulla strada in piena notte mentre si dirigeva in albergo su una strada sperduta non troppo vicina alla sede del concerto. Una scena che gli ha inspirato una canzone dedicata alla bambina. E a pochi giorni della festa dei nonni istituita da Papa Francesco ha toccato l’anima anche il ricordo del nonno, molto affettuoso come quello di qualsiasi nipote legato agli avi.
« Lo vedevo sempre avere freddo anche nelle caldissime giornate di estate. Il freddo era ancora quello che aveva avuto nella campagna di Russia. Per scaldarsi i soldati avevano una pietra rovente sulla quale si appoggiavano per non congelare e le scottature sono i segni indelebili sul loro corpo di quel dramma. Da Roma erano partiti in 150 con mio nonno, ne sono tornati solo 10».
Gli piace stare dalle parte dei più deboli. Una fascia della società che ha ben con conosciuto nella sua Roma: « Fino a 25 anni ero costretto ad utilizzare i bus, perché non superavo l’esame di teoria della patente di guida. Ho conosciuto davvero i personaggi più strani nei miei lunghi viaggi di notte nella Capitale».
Il brano di Sanremo
Un documentario negli ex manicomi gli ha ispirato il suo brano più conosciuto “Ti regalerò una rosa” col quale vinse il Festival di Sanremo .«Un’infermiera che aveva lavorato in manicomio mi raccontò che nel suo ufficio ogni mattina trovava una rosa rossa. Dopo un paio di volte si nascose dietro un armando per scoprire chi gliela portasse : era un suo paziente Antonio. Una rosa che dava colore nel grigiore di quei locali ed indicava il sentimento di chi era stato costretto ad un’esistenza intera in quelle strutture. Attenzione, umiltà e bellezza sono state le parole che ha scritto sui suoi fumetti. « Chi è attento non muore, gli incidenti accadono per mancanza di attenzione. L’umiltà non basta mai così come la bellezza dell’anima». Parole che hanno strappato applausi a scena aperta. “Ho disegnato troppo” era il titolo della serata. Di troppo non c’è stato nulla. E’ stata una serata stupenda con un Cristicchi dal cuor d’oro accompagnato al piano da Riccardo Ciaramellari. Ed un messaggio cristicchiano: « La generosità la dobbiamo imparare dagli alberi che donano tutto agli altri».
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