Carlo V a Palazzo Besta
Incontri con l’esperto

Sabato Il professor Quondam terrà un approfondimento sull’opera Esposta a Teglio, arriva dagli Uffizi. Potrebbe restare anche più a lungo

Al ritratto dell’imperatore Carlo V di Tiziano e bottega, proveniente dagli Uffizi di Firenze ed in mostra nel Salone d’onore di palazzo Besta, è dedicato l’approfondimento che la Direzione regionale musei Lombardia in collaborazione con l’associazione Bradamante promuovono sabato alle 10,30.

Relatori

Relatori Amedeo Quondam, professore emerito di Letteratura italiana della Università La Sapienza di Roma, fondatore e direttore del Centro di studi Europa delle Corti e dell’Istituto di studi rinascimentali di Ferrara, nonché presidente dell’Associazione degli italianisti, e Raffaele Tamalio, storico e profondo conoscitore delle vicende legate alla corte di Spagna di Carlo V, autore di vari volumi e numerosi saggi pubblicati in riviste e atti di convegni storici in Italia, Spagna, Francia, Inghilterra e Belgio. L’appuntamento fa parte del programma culturale “Dialoghi intorno a Carlo V”, incontri di approfondimento con studiosi ed esperti su alcuni temi che legano il palazzo e la famiglia Besta al territorio e alla storia europea loro contemporanea.

Amedeo Quondam approfondirà gli aspetti legati alla trasformazione del castello in palazzo. 

La forma del palazzo che s’impone nella geografia dell’Italia nel corso del Quattrocento, su modelli desunti da Vitruvio e rielaborati da Alberti, è anche la rappresentazione della forma della virtù distintiva di chi lo fa costruire e lo abita.

Il processo di trasformazione dal castello in palazzo è di eccezionale portata ed è il segno più forte della nuova cultura dell’abitare, particolarmente evidente nelle zone di frontiera, come in Tirolo, a esempio. Il mirabile composto di palazzo Besta è testimone d’eccezione di questo processo.

Dopo di lui, Raffaele Tamalio, storico e profondo conoscitore delle vicende legate alla corte di Spagna di Carlo V, coglierà l’occasione della presenza del ritratto di Carlo V degli Uffizi, per illustrare le vicende di un personaggio, Ferrante Gonzaga, che ha dedicato tutta la sua esistenza di militare, politico e consigliere all’imperatore Carlo V.

La storia

Dall’adolescenza nel 1523 alla morte, avvenuta nel 1557 a Bruxelles alla corte di Filippo II, un anno prima della scomparsa dello stesso imperatore, Ferrante Gonzaga dedicò oltre trenta anni di servizio imperiale in ruoli strategici come quello di viceré di Sicilia per dieci anni e altri otto come potente governatore spagnolo dello Stato di Milano.

La partecipazione all’incontro è gratuita; è richiesta la prenotazione obbligatoria alla mail [email protected]. Info tel. 0342-781208.

Il Ritratto di Carlo V è stato esposto dal 5 aprile del 2022 per un anno nell’ambito del progetto “100 opere svelate. Dai depositi alle sale dei musei” voluto dall’allora ministro Dario Franceschini per favorire accostamenti interessanti con le collezioni di destinazione.+

Il prestito sarebbe dunque agli sgoccioli anche se la direttrice del museo di palazzo Besta ha svelato, nel corso della presentazione della nuova stagione di eventi, che potrebbe esserci un posticipo del ritorno del dipinto – tale il riscontro che ha avuto in questo anno di esposizione – a Firenze.

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