Addio al filosofo Vattimo
teorico del pensiero debole

Lutto E’ morto ieri sera all’ospedale di Rivoli (To) il celebre filosofo, 87 anni, noto all’estero, già europarlamentare: in Italia ha fatto conoscere Gadamer

Lutto nel mondo della cultura, della politica, dell’impegno sociale per la morte di Gianni (Gianteresio) Vattimo, 87 anni, deceduto ieri sera all’ospedale di Rivoli, in provincia di Torino, dov’era ricoverato. A darne notizia, su Facebook, il badante e compagno degli ultimi anni di vita, recentemente al centro delle cronache giudiziarie per presunta circonvenzione. La Procura di Torino ne aveva sospeso l’unione civile, nel 2022, in attesa di sentenza.

Nato a Torino il 4 gennaio 1936, figlio di un poliziotto di origine calabrese, da giovane militante di Azione Cattolica, Vattimo si era formato alla scuola di Luigi Pareyson, con una parentesi di programmista Rai negli anni Cinquanta, in un dream team che comprendeva anche il giovanissimo Umberto Eco. Il desiderio si seguire la bruciante vocazione filosofica lo portò poi in Germania, allievo di Loewith, per studiare e conoscere Heidegger e Gadamer. In particolare, si deve a Vattimo la traduzione dei due volumi di “Verità e metodo”, pietra miliare del pensiero contemporaneo e capolavoro di Gadamer.

Con Aldo Rovatti, nel 1983, Vattimo pubblicò un libro - “Il pensiero debole” - che ne segnò la fortuna, anche a livello popolare: per il filosofo torinese, questa espressione significava pensare in modo non dogmatico, al di là dei paradigmi classici e scientisti, a tutto vantaggio delle interpretazioni molteplici del reale. Si tratta, in definitiva, di dare spazio all’ermeneutica.

Vattimo si ispirava anche al pensiero cristiano di teologi come Sergio Quinzio, che enfatizzavano, nel Cristianesimo, il valore della kenosis, dell’ “indebolimento” dilla divinità di Cristo attraverso l’incarnazione. Docente a Torino e negli Stati Uniti, Vattimo è stato europarlamentare per due legislature, prima dei Ds nel 1999 e poi con L’Italia dei Valori di Di Pietro. Spesso criticato per le sue posizioni contro Israele, a favore della Palestina, il filosofo ha dedicato grandi energie anche alla divulgazione filosofica.

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