«Noi, violentate a Menaggio»
Il giudice: «Non ci sono prove»
Liberi i tre giovani fermati

Il giudice non convalida il fermo dei tre indagati con l’accusa di aver abusato di due minorenni

Il giudice delle indagini preliminari di Como non ha convalidato il fermo dei tre giovani finiti in carcere con l’accusa di aver violentato, poco meno di un mese fa, due minorenni nella zona del lido di Menaggio. Secondo il magistrato non ci sono gravi elementi per dimostrare la responsabilità degli accusati.

La decisione è arrivata nel pomeriggio, dopo che per l’intera mattinata il giudice delle indagini preliminari ha interrogato, in carcere, i tre giovani (un ragazzo di Claino, un barman di Chiesa Valmalenco e un albanese con un contratto da stagionale al Lido di Menaggio) i quali hanno tutti quanti risposto alle domande e respinto con decisione le accuse mosse a loro carico dalle due minorenni che hanno denunciato ai carabinieri di aver subito abusi sessuali e - una di loro - anche di essere stata stuprata da due di loro.

Secondo il giudice l’unica fonte di prova a carico degli indagati è costituita dalle dichiarazioni delle persone offese, ma che quelle dichiarazioni non sono convergenti e che, anzi, in alcuni passaggi si contraddicono. Nel corso dell’interrogatorio secondo il magistrato gli indagati , hanno «compiutamente ricostruito i fatti con versioni complessivamente convergenti e, astrattamente, plausibili». Per questo motivo i tre ragazzi sono stati immediatamente scarcerati.

In una nota il procuratore capo di Como, Nicola Piacente, sottolinea come «questo Ufficio si riserva di effettuare ulteriori approfondimenti investigativi, evitando allo stesso tempo di fornire nel presente comunicato ulteriori particolari inerenti un episodio che si ritiene abbia certamente colpito persone accusate e vittime e la relativa indagine».

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