Caso Sca, ora il mistero
delle Mercedes sparite

Doppia querela per alcune auto non pagate. Denunciati anche i soci “austriaci” di Stefano Bruni Ormai è tutti contro tutti: la concessionaria accusa la Iris srl dell’ex sindaco che punta il dito contro Vienna

Tra obbligazioni garantite da diamanti invisibili e quote di società da milioni di euro acquisite grazie a bond il cui valore è pari a quello della carta sulla quale sono stampati, nell’incredibile domino internazionale che ha spinto il gruppo Sca sull’orlo del baratro ecco spuntare pure il mistero delle auto scomparse.

Ben due querele sono state infatti presentate nei mesi scorsi in Procura: la prima della Mercedes preoccupata della sorte di circa venti auto consegnate alla Sca e delle quali non si avrebbe più avuto notizie; la seconda della stessa società con sede in via Cecilio, che contesta la consegna di alcune auto del valore di decine di migliaia di euro a personaggi legati alla G-Diamonds, la società austriaca proprietaria del 99% della Iris srl, la società amministrata (fino a poche settimane fa) dall’ex sindaco Stefano Bruni.

La scalata fallita

Ogni giorno che passa il fascicolo sulla fallita scalata della G-Diamonds, rappresentata in Italia dall’ex primo cittadino di Como, all’impero di concessionarie legate a Mercedes si arricchisce di accuse, sospetti e misteri.

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