È proprio vero: al peggio non c'è mai fine. La classe politica italiana, ha assistito imperterrita al discorso del presidente Napoletano, battendo calorosamente le mani ad ogni suo intervento. E quando il venerando, le rivolge dure parole di critica e riprovazione, questa, si spella ancor più le mani dilungandosi, a reprimenda conclusa, in sperticati elogi. Quanto cinismo, quanta ipocrisia signori politicanti, burattini e burattinai d'ogni sponda e d'ogni partito. Il Paese sta andando a fondo, l'economia è in piena recessione, il tessuto sociale si sta sempre più disgregando e questi politicanti da quattro soldi cosa fanno? Applaudono colui che giustamente li bacchetta, e non riescono a trovare un accordo per il bene del Paese. Dovrebbero vergognarsi, e tenere a mente le sacrosante parole pronunciate da un grande e autentico politico del secolo scorso, Charles de Gaulle "Il nostro Paese ha compiuto il suo dovere e continuerà a compierlo nei confronti dei suoi figli, con l'impegno di essere sempre fedele alla sua vocazione. La concordia sociale non è possibile se ognuno non trova il suo posto, il suo lavoro, la sua dignità". Speriamo di potere un giorno affermare anche noi, per ricorrere alle parole del politico transalpino: «Ho capito, questa sera, quanto è bello il mio Paese, quanto è grande e quanto è generoso...». Naturalmente, De Gaulle invitava "a ritornare alle cime", mai stancandosi di rassicurare i dubbiosi: "Non sono affatto affollate". La speranza, si dice, è sempre l'ultima a morire, per questo non vogliamo credere alle parole del grande scrittore francese Georges Bernanos "I mediocri hanno ragione di tutto, alla fine hanno sempre ragione". In tal caso, per l'Italia, non ci sarebbe davvero più scampo!
Marino Spini
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