Quei permessi per bar e coupé. E per i disabili?


I permessi per il trasporto degl'invalidi, rilasciati dal comune di residenza, sono nominativi? Riguardano l'invalido, se lo stesso guida, o una persona che si occupa del suo trasporto? Questo permesso serve per avere delle facilitazioni: si può accedere nell'area di un ospedale, al parcheggio, dove esistono spazi appositi, lasciare l'auto anche in divieto di sosta, ecc. Ma questo permesso non deve essere usato per i propri piaceri? Ed intendo: usare il famoso cartello di segnaletica: «Prendi il mio handicap» occupando il posto del parcheggio per invalidi colorato di giallo, solo perché è comodo, vicino al bar preferito, per una passeggiata nel centro, per andare dal parrucchiere, per avere la macchina all'ombra. Qualche mese fa avete dato la notizia  dei "furbi che hanno fotocopiato il permesso", ma non crediate che sia finita qui! So che i permessi vengono rilasciati a persone con patologie varie e non c'è distinzione se una di esse ha il mal di cuore o porta un tutore per poter camminare o è in carrozzina.Quindi qui deve prevalere il buon senso, che non esiste. Ho assistito a un episodio molto spiacevole: quest'invalido che ha una gran voglia di poter camminare, salire e scendere da un viottolo di montagna, fare tutto ciò che una persona sana può fare è stato umiliato da una persona che ha occupato il famoso «Prendi il mio handicap» scendendo dalla sua auto, con esposto il permesso, addiritura correndo, e Vi assicuro che non correva perché c'era un'urgenza, ma per raggiungere gli amici al bar.

Lettera firmata


Di questi permessi c'è chi ne ha assoluto bisogno e fatica a disporne, chi ne ha relativo (o supposto) bisogno e li ottiene facilmente. Ma l'insopportabile è che circolino dei profittatori che rendono ancora più disabile chi già lo è. Che ricevono l'agognato lasciapassare precedendo altri ben più meritevoli, che usano gli spazi di sosta per parcheggiarvi all'infinito coupé lussuosi o giganteschi suv (come fa un handicappato a infilarsi in lussuosi coupé e suv giganteschi?), che vi balzano fuori e vi saltano dentro con l'agilità da lei stessa denunziata, cara amica. Che cosa fare? Lo sappiamo: verificare l'effettiva necessità della concessione, assegnarla per un tempo limitato e da controllare periodicamente, stabilire gerarchie di beneficio tra gli aventi diritto (chi può parcheggiare per un tempo ridotto, chi a lungo, chi sempre e comunque, eccetera). Lo sanno anche quelli che devono occuparsi di tutto questo. Ogni tanto (almeno ogni tanto) dovrebbero dare dimostrazione di saperlo. Dovrebbero.

Max Lodi

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