Toscana/ Arrestato clochard: aveva con sè dipinto da 90mila euro

Toscana/ Arrestato clochard: aveva con sè dipinto da 90mila euro Rubato a Milano, dalla sede della Provincia, nel 2008

Roma, 10 dic. (Apcom) - Aveva con sè un dipinto del pittore veneziano Giacomo Favretto, stimato 90mila euro e rubato nell'agosto 2008 da Palazzo Isimbardi, sede della Provincia di Milano. I carabinieri di Firenze hanno arrestato un clochard, insospettiti dall'atteggiamento dell'uomo, che osservava con particolare attenzione le vetrine degli antiquari di Borgognissanti di Firenze. Ad insospettire la pattuglia è stato il suo abbigliamento, accostato all'attenzione verso i quadri esposti in vetrina. Dopo l'ennesima sosta davanti alle vetrine di un altro antiquario, hanno deciso di identificarlo. L'uomo, in un primo momento, ha cercato di sottrarsi al controllo, ma i militari hanno chiesto con insistenza i documenti e l'uomo a quel punto ha esibito una denuncia di smarrimento presentata a Milano. Perquisendo il sacco di plastica nera che l'uomo gelosamente custodiva sotto il suo braccio, i militari hanno scoperto un olio su tavola di cm. 34x44 cm. ed in un'altra busta una decina di preziosi volumi.Portato l'uomo in caserma, i carabinieri hanno accertato che il dipinto è opera del pittore veneziano Giacomo Favretto, artista popolare considerato tra i più importanti dell'Ottocento. Il dipinto, "Amore tra i polli", dipinto intorno al 1879 e raffigura una coppia di contadini in tenero atteggiamento seduti sopra alcune gabbie da pollaio all'interno di un'aia, ha un valore di circa 90mila euro ed era stato trafugato tra le 15 dell'8 agosto 2008 e le 8 dell'11 agosto 2008, da Palazzo Isimbardi, sede della provincia di Milano.A quel punto, nei confronti dell'uomo, 64enne senza fissa dimora, con precedenti specifici, è scattato il fermo di polizia giudiziaria ed è stato accompagnato a Sollicciano. Anche nei confronti dei 10 volumi in possesso dell'uomo ora si sta cercando di risalire alla provenienza: alcuni presentano evidenti tracce di abrasione nel tentativo di cancellare la presenza del timbro che ne indica la provenienza.

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