Regionali/ Cosentino: Non mi ritiro. Pd: giorno della vergogna

Regionali/ Cosentino: Non mi ritiro. Pd: giorno della vergogna Premier non m'ha chiesto ritiro, mia candidatura ancora più forte

Roma, 12 nov. (Apcom) - Nicola Cosentino non ritira la sua candidatura alla presidenza della Regione Campania: "L'ho detto a Berlusconi e lui ha preso atto", ha detto il sottosegretario all'Economia, indagato per collusione mafiosa a fini elettorali, uscendo da Palazzo Grazioli, dopo aver incontrato il presidente del Consiglio."Ho detto a Berlusconi che mantengo la candidatura: ne ha preso atto e comunque non mi ha chiesto un passo indietro", ha riferito Cosentino, aggiungendo: "Il presidente mi ha espresso solidarietà. Conosceva le carte processuali" dell'inchiesta della Procura di Napoli che ha portato alla richiesta di misure cautelari nei suoi confronti "e lo stesso avvocato Niccolò Ghedini le aveva viste".Due le motivazioni alla base della decisione di Cosentino: "Le ragioni del territorio che mi sostiene, e soprattutto ho sostenuto che non possono essere alcuni procuratori a decidere l'evoluzione democratica. Io sono l'espressione dell'intera regione Campania e quindi mantengo la mia candidatura che è ancora più forte di prima dopo quello che è successo"."Dopo la presentazione del ddl sul processo breve, senz'altro questo sarà ricordato come il giorno senza vergogna per il Pdl, visto che neanche una richiesta di arresto ferma una candidatura" reagisce il Partito Democratico con la capogruppo in commissione Antimafia, Laura Garavini.

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