Immigrati/ Il Pdl si divide sulla cittadinanza.Asse Tremonti-Fini

Immigrati/ Il Pdl si divide sulla cittadinanza.Asse Tremonti-Fini La Russa contro testo bipartisan Sarubbi-Granata: Roba da peones

Roma, 27 set. (Apcom) - Si alzano i toni nella maggioranza sullaproposta di dimezzare a cinque gli anni di permanenza nel nostropaese necessari a uno straniero per ottenere la cittadinanzaitaliana. E i contrari al testo fortemente sostenuto dalpresidente della Camera, Gianfranco Fini, e firmato da cinquantaparlamentari di tutti i gruppi ad eccezione della Lega, nonstanno soltanto nel Carroccio. E' nel Pdl la spaccatura piùpesante: Ignazio La Russa da un lato che la liquida come "unaproposta di peones" e Giulio Tremonti dall'altro che elogia laricetta della terza carica dello Stato.La proposta bipartisan (primi firmatari il finiano Fabio Granatae il democratico Andrea Sarubbi) è in discussione nellacommissione Affari Costituzionali della Camera insieme ad altreundici proposte di legge: prevede che si passi dall'attuale 'iussanguinis' per ottenere la cittadinanza a uno 'ius solitemperato', dimezza da dieci a cinque gli anni di residenza inItalia necessari, prevede dei test per la conoscenza dellalingua, della storia e della Costituzione italiana oltre che ungiuramento sui valori contenuti in quest'ultima. Fini oggi l'harilanciata nel corso di un dibattito con Tremonti alla Festadella Libertà a Milano avvertendo: "Non accetto scomunichepreventive dagli organi di stampa". E ha trovato l'inaspettatasponda del ministro dell'Economia che lo ha pubblicamenteelogiato: "Ho sempre pensato che le posizioni di Fini su questitemi siano generose e corraggiose. Credo che dobbiamo discuternepubblicamente dopo che ne abbiamo parlato in modo privato".L'inedito asse Fini-Tremonti sulla cittadinanza acquista unsignificato ancora più pesante quando, nel corso del dibattitosuccessivo sempre al Lido di Milano, la proposta di leggeSarubbi-Granata incassa gli 'autorevoli' no di capogruppo evicecapogruppo del Pdl di Camera e Senato: "Il voto agliimmigrati dopo cinque anni non glielo voglio dare", dice GaetanoQuagliarello. Gli fa eco Fabrizio Cicchitto per il quale "gliattuali dieci anni sono una data ragionevole". Idem per MaurizioGasparri. Per non parlare di La Russa che ammonisce il collega dipartito Granata, 'finiano' di stretta osservanza e animatoredella proposta trasversale sulla cittadinanza: 'E' sbagliato cheun deputato del Pdl faccia proposte con parlamentari del Pd senzadibattere il tema nel Pdl e nella maggioranza. Prima bisognaapprofondire la questione. Queste sono proposte di deputati cheuna volta si definivano peones".I "peones" tirati in ballo da La Russa non si scompongono ereplicano a tono: "Un po' fa sorridere, un po' mettetristezza che un ministro della Difesa faccia nonnismo chiamando'peones' dei deputati che propongono leggi cioè che fanno il lorodovere. Non so se lo fa da ministro o da colonnello in disarmo",commenta Granata. Mentre Sarubbi chiede al ministro della Difesa:"Visto che Gianfranco Fini e Dario Franceschinisono d'accordo con noi: la qualifica di peones è applicabileanche a loro?".Insomma il clima è incandescente ma l'esercito di chi noncondivide l'ampia maggioranza che si è creata intorno allaproposta Sarubbi-Granata non sembra preoccupare Fini, che hafatto di quella sull'integrazione una delle sue battaglieprincipali. Anche perché prevale la soddisfazione per le paroledi Tremonti che la terza carica dello Stato ha così commentato:"Mi interessava che cominciasse il dibattito e il dibattito ècominciato".Luc262115 set 09

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