Pdl/ Matteoli: Fini non è isolato, vuole far discutere il partito

Pdl/ Matteoli: Fini non è isolato, vuole far discutere il partito Ha diritto ad avere ambizioni personali

Roma, 29 set. (Apcom) - "Gianfranco Fini isolato? In politica non esiste questo termine. Se poi si vuole dire che, con le sue posizioni sul testamento biologico e immigrazione, porta avanti argomenti che non hanno mai fatto parte della cultura della destra, né ai tempi dell'Msi, né in Alleanza nazionale, bè, questo è vero". Lo dice il ministro delle Infrastrutture, Altero Matteoli, in una intervista al Giornale, aggiungendo anche di essere convinto che la terza carica dello Stato è perfettamento cosciente di questo."Non mi pare - prosegue Matteoli - che si ponga il problema di avere o no la maggioranza sulle questioni che pone sul tappeto. Tant'è vero che, pur avendone tutto il diritto, non ci ha mai anticipato le sue decisioni. E anche noi, i colonnelli di un tempo, abbiamo letto sui giornali come tutti i suoi interventi".Quanto alla proposta sulla cittadinanza firmata dai deputati Sarubbi (Pd) e Granata (Pdl) e sostenuta da Fini, Matteoli osserva: "Non bisogna essere più realisti del re e a tal proposito contesto la lettera in suo sostegno promossa a Montecitorio, lettera di cui non aveva assolutamente bisogno, data la sua incontestata autorevolezza, e che rischiava semmai di danneggiarlo". Secondo il Ministro dietro la proposta di legge bipartisan, tuttavia, "non credo ci sia lo zampino di Fini. Non dico che Granata non si sia ispirato alle sue posizioni ma si tratta di una proposta debole, da un punto di vista giuridico. Secondo me, Gianfranco non ha neppure letto quel testo".Secondo Matteoli, l'obiettivo di Fini è "sollevare problemi concreti, far discutere il partito, anche in maniera provocatoria. Fini, ora libero dalla guida di un partito, mantiene il gusto della politica e ha anche l'obbligo di stimolare il dibattito interno". Nessuna mira in particolare? "Senza abizioni personali ciascuno di noi sarebbe vicino all'autopensionamento. Anche Fini ha diritto ad averne e forse i suoi interventi saranno propedeutici a qualcosa in particolare. In ogni caso lui sa che per raggiungere determinati obiettivi serve un grande consenso e al momento non registro mire particolari, se non l'obiettivo di animare la discussione interna al Pdl".

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