Rai: oggi faccia a faccia Zavoli-Romani su Annozero

Rai: oggi faccia a faccia Zavoli-Romani su Annozero Scontro fra maggioranza e opposizione sullo sciopero del canone

Roma, 29 set. (Apcom) - Lo scontro sulla trasmissione Annozero di Michele Santoro approda in commissione di Vigilanza Rai: il presidente Sergio Zavoli ha convocato per oggi alle 13.30 l'ufficio di presidenza, nel quale dovrebbe annunciare l'intenzione di mettere all'ordine del giorno dell'organismo parlamentare 'l'invasione di campo' del Governo dopo l'annuncio dell'istruttoria sul programma di Raidue. Ma prima della riunione, su richiesta del Governo, ha in programma un faccia a faccia con il viceministro allo Sviluppo economico, con delega alle Comunicazioni, Paolo Romani. Ieri Zavoli aveva ammonito il Governo a rispettare le competenze della commissione, dell'Authority e del Cda Rai. Oggi l'ex presidente della Vigilanza ed ex ministro delle Comunicazioni Mario Landolfi (Pdl), osserva che "il ministro ha titolo per intervenire, ma sulla trasmissione in particolare ho qualche dubbio". A suo giudizio Santoro "ha violato il pluralismo", ma se ne deve occupare la Vigilanza. Mentre l'Italia dei Valori ricorda che "i vertici Rai hanno l'obbligo di rispondere al Parlamento e non al Governo" e annuncia una che proporrà una risoluzione "per ribadire che i vertici Rai non rispondono al ministro Scajola, ma alla Commissione". Anche Roberto Rao (Udc) crede possibile, grazie all'iniziativa di Zavoli, "evitare di creare un pericoloso precedente e disinnescare questo conflitto istituzionale".Intanto la polemica tra gli schieramenti è sempre più rovente, alimentata anche dalla campagna di stampa contro il canone Rai lanciata dal Giornale e da Libero, quotidiani vicini al centrodestra. Alla campagna aderisce a modo suo il ministro dell'Istruzione Mariastella Gelmini, che propone di "finanziare con i soldi del canone Rai solo i programmi che sono di interesse pubblico" contraddistinti da un 'bollino verde'". Più freddo il ministro degli Esteri Franco Frattini, che si dice in disaccordo con il boicottaggio del canone "perché non è minacciando di non pagare il canone che il servizio pubblico sarà migliore".Lo sciopero del canone è "un'azione irresponsabile" per Frabrizi Morri del Pd ma piace alla Lega. Roberto Castelli ricorda: "Lo predicammo nell'indifferenza generale quasi vent'anni fa". Ma anche chi non lo propugna, come Maurizio Gasparri (Pdl) chiede un servizio pubblico "più obiettivo e aperto a tutte le voci, soltanto così la gente si riconosce e paga volentieri il canone". Mentre Alessio Butti, altro senatore del Pdl, boccia in toto la campagna, bollandola come "demagogica". Ma è Massimo D'Alema a mettere il dito nella piaga, ricordando il legame legislativo fra canone e mercato: "Sarebbe interessante discutere - commenta - di abolire il tetto della pubblicità in Rai, perché il canone serve esattamente a finanziare l'eccesso di entrate pubblicitarie in Mediaset. Comincerei con l'abolizione del tetto della pubblicità, e una volta riequilibrato il mercato si potrebbe ridurre o abolire il canone".Intanto stasera riparte 'Parla con me', il talk show satirico di Serena Dandini su Raitre, altra probabile occasione di scontro fra maggioranza e opposizione: tra le novità della trasmissione, la fiction 'Lost in Wc', nuova serie-parodia con protagoniste due ragazze dimenticate in un bagno di 'Palazzo Graziella', allusione tutt'altro che velata alle disavventure personali del presidente del Consiglio.

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