Polanski arrestato a Zurigo, Svizzera pronta ad estradarlo in Usa

Polanski arrestato a Zurigo, Svizzera pronta ad estradarlo in Usa Il regista 75enne è accusato da 30 anni di stupro di minorenne

Roma, 27 set. (Apcom) - Il regista Roman Polanski è stato arrestato ieri in Svizzera, non appena messo piede sul territorio elvetico dove doveva ricevere un premio alla carriera, in esecuzione di un mandato d'arresto spiccato dagli Stati Uniti nel 1978, dove Polanski è accusato di violenza sessuale con una minorenne. Ragione per cui il regista vive da 30 anni in Europa. Il ministero della Giustizia svizzero ha infatti confermato che la condizione attuale di Polanski è infatti quella di "detenzione provvisoria in attesa diestradizione". Come a dire che la Svizzera è pronta ad estradare negli Usa il regista, fermo restando il diritto di quest'ultimo ad opporsi con l'effetto di sospendere l'estradizione fino a un pronunciamento definitivo delle autorità elveticheLa vicenda che ha portato al fermo di cui Polanski è accusato è quella dello stupro dell'allora tredicenne Samantha Geimer sotto gli effetti di droghe nel 1977 nella casa di Jack Nicholson. Allora Polanski trascorse un mese e mezzo in prigione. A fine gennaio '78, al termine di una riunione con i suoi avvocati e un giudice durante la quale quest'ultimo aveva fatto intendere che lo avrebbe rispedito dietro le sbarre, Polanksi prese un aereo per l'Europa dove vive da esule da oltre trent'anni.Dopo essere fuggito in Francia nel febbraio 1978, l'autore 75enne di film come "Rosemary's Baby" e "Il Pianista" per paura di essere estradato non ha mai messo piede neanche in Gran Bretagna. Nel 1978, dopo aver confessato di aver abusato della tredicenne Samantha Geimer sotto gli effetti di droghe ed aver ricevuto una condanna da parte del tribunale americano di Santa Monica, fuggì in Francia. L'accusa è di aver violentato nel 1977, nella casa di Jack Nicholson, una bambina di 13 anni. Nel frattempo la vittima, Samantha Geimer, è una donna sposata e vive alle Hawaii e in una recente intervista ha dichiarato di non serbare più rancore verso il regista. A sorpresa il 2 dicembre, Polanski ha chiesto al tribunale di Los Angeles di essere scagionato dalle accuse che pesano su di lui da oltre trent'anni, ha prodotto una serie di documenti legali, tra cui la risposta dei procuratori, che contiene una descrizione con dettagli sessuali espliciti dell'aggressione alla ragazza allora 13enne, nel 1977. La richiesta di assoluzione è stata respinta dal giudice di Los Angeles Peter Espinoza, che aveva lasciato tempo al regista di presentarsi in aula di persona fino al 7 maggio.A dare la notizia dell'arresto, avvenuto ieri, del cineasta 76enne di "Rosemary's Baby" sono stati gli organizzatori del Zurich Film Festival, che avevano organizzato una retrospettiva per Polanski (che hanno deciso di portare avanti comunque) e la consegna di un premio alla carriera, che è stato rimandato. La direzione del festival ha espresso la sua "grande costernazione e tristezza" per l'arresto.

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