Nuova influenza/ Novartis: pronto il vaccino per la pandemia

Nuova influenza/ Novartis: pronto il vaccino per la pandemia Registrato due giorni fa dall'Emea, già provato su 6mila persone

Roma, 27 set. (Apcom) - E' pronto il vaccino per la pandemia dinuova influenza: il vaccino è già stato registrato due giorni fadall'Emea, l'agenzia europea dei medicinali ed è stato provato su6mila persone. Lo ha annunciato Rino Rappuoli, direttore delcentro di vaccinologia di Novartis, al Festival della Salute diViareggio. "Siamo orgogliosi - ha spiegato - che dal 23 aprilescorso, quando del virus non si sapeva ancora niente, ad ora ilvaccino è pronto e a disposizione a tempo record, mentrenormalmente ci vogliono 10-12 anni per prepararne uno". Ilprocesso seguito per realizzarlo è "identico a quello che usiamoper l`influenza stagionale. Abbiamo provato il vaccino in circa6mila persone da 6 mesi a 90 anni d`età e abbiamo già i dati disicurezza".Al momento l`epidemia della nuova influenza non destapreoccupazione per la sua gravità, quanto per la sua eventualediffusione dovuta alla mancanza di anticorpi nelle persone, haspiegato Monica Bettoni, direttore generale dell`Istitutosuperiore di Sanità, "il vero problema - ha detto - è lapossibilità che restino sguarniti i servizi, se la fascia piùcolpita di gente sarà quella in età di lavoro". "Dobbiamoconstatare come quello delle malattie infettive sia un capitoloancora importante nella sanità pubblica - ha aggiunto - secondo idati del 2008, il 96% dei bambini da 12 a 24 mesi avevacompletato il ciclo primario di vaccinazioni per polio,difterite, tetano, pertosse ed epatite B, ma solo l`84% era statovaccinato entro il 12° mese, cosa invece raccomandata. E ancora,contro il morbillo erano vaccinati l`86,5% dei bambini tra 12 e24 mesi, e solo il 73,7% tra 12 e 15 mesi. La situazione, che ècomunque buona, può migliorare. Il 96% dei vaccini viene fattonelle aziende pubbliche. Le priorità ora è la ricerca per vaccinicontro l`Hiv e la malaria, ma stiamo lavorando anche a un vaccinocontro la candida, che è molto diffusa".E parlando di vaccini ci sono anche novità in vista. "Il vaccinoè sempre più importante - ha detto Rappuoli - una delle ragioniper cui si è allungata la vita media è che da bambini abbiamomolte meno malattie infettive grazie ai vaccini, e dunque ilnostro sistema immunitario dura di più. Ora il nostro obiettivo èpensare a come far vivere meglio gli anziani: questo si può farestudiando una serie di vaccini che migliorino la qualità dellavita nella terza età. I vaccini, insomma, sono un`assicurazionesulla vita. E le persone ora devono cambiare mentalità: graziealle nuove tecnologie, i vaccini pericolosi non esistono più,quelli che oggi fanno i bambini non hanno nessun rischio".E se la maggior parte delle persone collega ora il vaccino allanuova influenza, non si deve dimenticare che presto arriveràanche, come ogni anno, il virus stagionale. "E il vaccino perl`influenza stagionale va assolutamente fatto - ha ricordatoWalter Ricciardi, direttore dell`Istituto di Igienedell`Università Cattolica del sacro Cuore di Roma - perché inquesto momento la pericolosità potenziale, in termini dimortalità, del virus stagionale è superiore rispetto alla H1N1,anche perché ha come bacino d`utenza gli anziani e le persone piùa rischio, a differenza della nuova influenza. Per l`influenzastagionale, il vaccino sarà disponibile dal 1° ottobre". Vaccinoche, conclude Ricciardi, in passato è stato fatto da pochioperatori sanitari:"In percentuale, gli operatori sanitari sivaccinano meno delle altre persone intorno al 10-12%. Contro lanuova influenza, si stima che si vaccinerà il 40-50% deglioperatori sanitari".Apa271253 set 09

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