Moda/ Il 43,4% degli italiani non compra capi "made in China"

Moda/ Il 43,4% degli italiani non compra capi "made in China" CamCom Monza: li evita 53,6% napoletani, 42,7% romani li acquista

Milano, 24 set. (Apcom) - Gli italiani scelgono di non vestire cinese: il 43,4% non compra in nessun caso un capo di abbigliamento se si accorge dall'etichetta che è made in China, il 33,4% decide di acquistarlo ugualmente.Sono i napoletani quelli che più evitano il made in China (53,6%), lo disdegnano meno i romani: il 42,7% compra ugualmente il capo. Il 33,3% dei milanesi lo acquista anche se si accorge che è made in China, ma il 42,7% non lo prende e il 20% cerca un'alternativa. Sono alcuni dei dati che emergono dall'indagine "I cittadini e la moda" realizzata dalla Camera di commercio di Monza e Brianza attraverso DigiCamere su 600 cittadini dei Comuni di Milano, Roma, Napoli e Monza. Le interviste sono state effettuate con il metodo C.A.T.I.Gli italiani sono sempre più attenti all'etichetta: solo il 5,5%, infatti, non le guarda quando fa shopping. In fatto di moda il 32,7% è abituato a osservare se le persone indossano capi firmati: è un'abitudine meno diffusa a Monza, dato che solo il 21,2% dei monzesi presta attenzione se una persona "veste firmato" e più diffusa a Napoli (il 40,4% osserva abitualmente se si indossano capi firmati).Gli uomini si scoprono attenti alle firme (27,4%) quasi come le donne (35,3%), soprattutto a Milano: il 29,8% dei milanesi nota il capo firmato contro il 32% delle milanesi.Cresce il numero degli "ambulanti" della moda: le imprese attive nel commercio ambulante di prodotti tessili, abbigliamento, calzature e pelletterie in Italia sono oltre 40.000 (+7,6% in otto mesi). Tra gli ambulanti tessili che hanno aperto un'impresa individuale nei primi mesi dell'anno più di 2.200 sono di origine extracomunitaria.Di artigianato, moda e design si parlerà in occasione del primo forum dell'Unesco per la Cultura e le Industrie Culturali, che si è aperto oggi presso la Villa Reale di Monza. "La moda e il design - ha dichiarato Carlo Edoardo Valli, Presidente della Camera di commercio di Monza e Brianza - sono componenti essenziali per la nostra economia, ma ancor più espressioni culturali che hanno fatto il Made in Italy. Sono simboli portatori di significato per la nostra società, e sono convinto che finché le nostre creazioni continueranno ad essere impregnate di cultura potranno essere di qualità e riconosciute nel mondo. Per valorizzare ancor più la moda italiana credo che sia necessaria un'etichetta intelligente, garanzia di trasparenza e tracciabilità del prodotto dal tessuto grezzo alla lavorazione finale".

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