Fed/Tassi interesse fermi, ma rallenta programma acquisto debito

Fed/Tassi interesse fermi, ma rallenta programma acquisto debito Proroga acquisto obbligazioni garantite mutui fino a marzo 2010

New York, 23 set. (Apcom) - L'economia americana si avvia verso la ripresa, tuttavia, poiché la debolezza della congiuntura durerà ancora "per un certo periodo", la Federal Reserve non è arrivata ad alzare il tasso sui fed funds, - lasciato invariato a un range tra lo 0 e lo 0,25 per cento, - ma ha comunque voluto lanciare un segnale incoraggiante, rallentando il ritmo degli acquisti di obbligazioni garantite da mutui nell'ambito di uno dei programmi di emergenza volto a sostenere il mercato immobiliare.Al termine della riunione del Fomc, il braccio di politica monetaria della Banca Centrale americana, è stato deciso all'unanimità di lasciare il costo del denaro ai minimi storici, a un livello "eccezionalmente basso" a cui erano stati portati nel dicembre 2008 e dove rimarranno "ancora per qualche tempo". Tuttavia, la Fed ha deciso di prolungare la durata del programma per l'acquisto di 1.250 miliardi di dollari di obbligazioni garantite da mutui e altri strumenti di debito emessi dalle agenzie di rifinanziamento Fannie Mae, Freddie Mac e Ginnie Mae fino a tutto il primo trimestre 2010, mentre si sarebbe dovuto concludere alla fine di quest'anno."L'attività economica si sta riprendendo dopo una grave crisi, ma si manterrà debole per un certo periodo di tempo", si legge nel documento che ha accompagnato e motivato la decisione del Fomc, che ha lasciato anche il tasso di sconto invariato allo 0,5 per cento. Per questo, "si rallenterà gradualmente il ritmo degli acquisti (di debito) per promuovere una transizione tranquilla e il programma sarà prolungato fino alla fine del primo trimestre 2010", si legge nel comunicato in cui si fa riferimento a una delle iniziative di emergenza della Fed a sostegno del mercato immobiliare. Si tratta del secondo passo in questo senso: ad agosto la Banca Centrale aveva annunciato la sospensione graduale del programma per l'acquisto di 300 miliardi di dollari di titoli di stato, che si concluderà a fine ottobre.Rispetto ad agosto, la Banca Centrale ha rilevato segnali di miglioramento e stabilizzazione in vari settori dell'economia americana. "L'inflazione dovrebbe rimanere stabile per un certo periodo di tempo", il mercato immobiliare sta migliorando, i consumi danno segnali di stabilizzazione. Anche gli indicatori macroeconomici arrivati nell'ultimo mese hanno lasciato spazio all'ottimismo (l'avvio di nuovi cantieri è salito al massimo in nove mesi, le vendite al dettaglio sono cresciute più delle previsioni e la produzione industriale si è attestata in rialzo). Al contempo, gli economisti sono convinti che la congiuntura possa tornare alla crescita nella seconda metà di quest'anno. Tuttavia, permangono motivi di incertezza motivo per cui la Fed non dovrebbe passare a una strategia più restrittiva fin quando non si avranno motivi sufficienti per credere che la ripresa sarà solida e duratura.

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