Ru 486/ Ok Senato a indagine. Sì da teodem, grane in vista per Pd

Ru 486/ Ok Senato a indagine. Sì da teodem, grane in vista per Pd Finocchiaro: iniziativa pretestuosa. Gasparri: Parli con i suoi

Roma, 23 set. (Apcom) - Una piccola iniziativa per il Parlamento,un grosso problema per il Pd: almeno potenzialmente, questopotrebbe rappresentare la decisione della commissione Sanità delSenato di dare il via a un'indagine conoscitiva sulla pillolaabortiva Ru 486. I relatori indicati dal presidente (Pdl) dellacommissione Antonio Tomassini sono i due capigruppo incommissione del Pdl e del Pd, Raffaele Calabrò e Dorina Bianchi.Ma proprio il sì della teodem Dorina Bianchi a un'idea nata incasa Pdl suscita, come al tempo del dibattito sul testamentobiologico, le polemiche dei suoi compagni di partito.Tomassini ha garantito "sobrietà e scientificità" dell'indagine,che dovrebbe prendere il via già giovedì prossimo con le primeaudizioni, ma Donatella Poretti, radicale eletta nelle liste Pd,dubita sui fini politici dell'iniziativa. "Di sobrio - accusa -questa indagine non avrà nulla - perché l'ha chiesta Gasparri conl'obiettivo dichiarato di cambiare la legge 194 sull'interruzionevolontaria di gravidanza. E quanto alla scientificità, il dossierscientifico l'ha fatto l'Aifa, qui si farà quello politico, checonterrà le raccomandazioni per cambiare la legge".La capogruppo del Pd a palazzo Madama, Anna Finocchiaro, accusa:è "pretestuoso e poco serio che il Governo abbia bisogno diun'indagine parlamentare per emanare le sue linee guida quando,invece, sa cosa fare". "Sono particolarmente soddisfatto -replica il presidente dei senatori del Pdl Maurizio Gasparri -del parere favorevole raggiunto all'unanimità dalla CommissioneSanità del Senato". E a Finocchiaro dice: chiarisca "con i suoisenatori" prima di parlare. Anche Calabrò ironizza sui problemiinterni all'opposizione: "Mi sembra evidente che le parole dellasenatrice Finocchiaro, che ha definito l'indagine pretestuosa,rivelano che nel Pd c'è quanto meno un difetto di comunicazione".E che nel Pd questo tema sia delicatissimo lo dimostrano lereazioni degli altri senatori democratici, componenti dellacommissione, già divisi sulla decisione di avviare l'indagine esul comportamento della capogruppo Bianchi: Lionello Cosentinoammonisce i colleghi a "non sostituirsi ai medici e agliscienziati", mentre Ignazio Marino, candidato alla segreteria delPd e paladino del tema della laicità, fa notare che "questasituazione non si sarebbe determinata se la capogruppo delPartito Democratico Dorina Bianchi non avesse dato il suo voto afavorevole e se, più prudentemente, avesse fatto in modo diaprire un dibattito all`interno della commissione, in manieracollegiale". Dal canto suo Franca Chiaromonte accusa: "Governo emaggioranza hanno un obiettivo molto chiaro che è quello dimettere le mani sul corpo delle donne". Si schiera senza mezzitermini con Dorina Bianchi, invece, Daniele Bosone, anche lui delPd e vicepresidente della commissione: "L'indagine conoscitivasulla pillola Ru486 - precisa - non attenta alla dignità delledonne, e non c'entra nulla con la modifica alla legge 194".Polemizzando con i suoi colleghi di partito che hanno perso ledistanze, aggiunge: "Qualsiasi altra considerazione appare fuoriluogo e fuorviante, a meno che non si voglia fare di questidelicati temi il solito campo di scontro ideologico tra laici ecattolici. Se qualcuno avesse questa sconsiderata intenzionefarebbe meglio a farsela passare".Bar

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