Crisi/ Frattini: Contro l'Italia manovre speculative preordinate

Crisi/ Frattini: Contro l'Italia manovre speculative preordinate Ma per noi è ultima chiamata:ok in tempi rapidi ad agenda europea

Roma, 1 nov. (TMNews) - Contro l'Italia ci sono delle manovre speculative "preordinate" ma bisogna approvare "in tempi rapidissimi" l'agenda europea perché questa "è l'ultima chiamata". Ne è convinto il ministro degli Esteri, Franco Frattini, che, in una intervista al Messaggero, spiega: "Il G20 che si apre giovedì a Cannes deve dimostrare di essere il G20 del coraggio, non dell'incertezza e della viltà. Si deve fare quel passo avanti verso un'integrazione politica che sia da stimolo all'Unione europea che deve passare da semplice unione monetaria ed economica, a una vera e propria unione politica. Solo con più Europa, come ripete spesso anche il presidente Napolitano, riusciremo a uscire dal tunnel"."Gli speculatori - osserva - avevano cominciato a parlare di un lunedì nero dell' Italia già dalla fine del vertice di venerdì. Mi chiedo come mai. Questa è la prova provata della preordinazione delle manovre speculative contro l'Italia. E poi, francamente, se qualcuno come il presidente francese Sarkozy si lascia scappare la frase, se non avessimo salvato la Grecia sarebbe toccata all'Italia, beh chi non ci aveva ancora pensato si lancia all'assalto speculativo"."Per evitare che il tunnel rimanga lungo e buio - sottolinea Frattini - il nostro compito è approvare in tempi rapidissimi l'agenda europea. L'Italia deve avere la responsabilità di capire che questa è l'ultima chiamata: se dal 15 novembre non saremo in grado di rispettare la prima delle scadenze promesse nella road map, saremo visti come inadempienti. E essere inadempienti oggi significherebbe creare un danno serissimo alla credibilità sul recupero del nostro Paese"."Chi ama l'Italia - conclude il titolare della Farnesina - mentre l'Europa ci chiama a obblighi stringenti che cominciano a scadere tra 15 giorni, dovrebbe lavorare perché il nostro Paese riesca a dare risposte positive. Dico: facciamo uno sforzo tutti insieme, portiamo in Parlamento le proposte, confrontiamoci. Lo dico a Casini, ai moderati del Pd. Se crolla tutto si fa un gran favore a Grillo e all'estrema sinistra, non certo al Paese".

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