Fini/ Sul finto attentato querela Libero e Il Giornale

Fini/ Sul finto attentato querela Libero e Il Giornale Dopo Milano anche la procura di Bari apre inchiesta contro ignoti

Roma, 29 dic. (Apcom) - Una querela contro Libero e Giornale, la scelta di adire le vie legali a "tutela dell'onorabilità". Gianfranco Fini risponde così sulla vicenda del presunto attentato di cui scriveva lunedì Maurizio Belpietro e su quella di un presunto video con rivelazioni di una escort riportato ieri dal Giornale. Vicende su cui il Pdl minimizza e sulle quali monta invece l'attacco di Futuro e libertà: "vogliono annientarci".Intanto anche la Procura distrettuale di Bari ha aperto un fascicolo di indagine contro ignoti a seguito delle notizie sul presunto "finto attentato" a Gianfranco Fini pubblicate su Libero. L'ipotesi di reato sarebbe "attentato per finalità terroristiche o eversione all'ordine democratico" ex articolo 280 del Codice penale, poiché l'eventuale bersaglio sarebbe il presidente della Camera, terza carica dello Stato.Sempre da ambienti vicini alla Procura è trapelato che nessuna visita del presidente Fini risulta annunciata nella Provincia di Barletta, Andria, Trani (Bat), dove secondo le "voci" riferite dal quotidiano avrebbe dovuto essere organizzato l'agguato, finalizzato a screditare il presidente del Consiglio Silvio Berlusconi facendolo apparire come mandante dell'azione violenta.Belpietro si è difeso: scrivendo del presunto attacco - ha detto a Repubblica - non ho detto che Fini vuol costruirsi unattentato, solo un cretino può pensare una cosa simile. Anzi, ilmio intento è stato quello di fare sapere proprio a Fini: 'Attenzione, guarda che c'è questa roba. Mi dovrebbe ringraziare".Intanto Fli con Adolfo Urso denuncia una "campagna di annientamento politico che i giornali vicino al premier hanno nuovamente scatenato contro Gianfranco Fini". Campagna che "non fermerà Futuro e Liberta" e di fronte alla quale quello del Pdl è "un silenzio complice".Berlusconi non commenta. Parlerà oggi in collegamento telefonico per il compleanno del deputato campano Paolo Russo ma la linea non cambia, ed è quella di tenersi tenersi fuori dalla vicenda, come detto ieri a chi lo ha sentito ad Arcore, "non ne vogliamo sapere niente".

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