Il premier rilancia a Udc, Casini freddo: Accordo in Parlamento

Il premier rilancia a Udc, Casini freddo: Accordo in Parlamento Berlusconi: Ora siamo più forti, ma senza intesa si va alle urne

Roma, 25 dic. (Apcom) - Continuare a governare, allargando lamaggioranza magari grazie al "ravvedimento" di Pier FerdinandoCasini ed evitando così il "grave danno" che sarebbe costituitodal voto anticipato. Silvio Berlusconi ha rilanciato ancora una volta l'invito all'Udc, ma come ieri ne ha ricevuto un altro no da Pier Ferdinando Casini, disponibile solo ad un "accordo alto e alla luce del sole, in Parlamento".Berlusconi è intervenuto prima su Canale 5 e poi con un audiomessaggio ai "Promotori della Libertà" e il suo refrain è ancora una volta lo stesso: "Impossibile" un accordo con Fini, resta la carta dell'intesa con l'Udc". Ma il leader centrista ha ribadito le sue condizioni: "L'obiettivo dell'Udc e delle altre forze del nuovo polo è un accordo in Parlamento. Non diciamo nè sì nè no: la via maestra per un accordo alto e alla luce del sole è il Parlamento".Per il premier il 2010 è stato un anno di "ottimi risultati per il governo, la maggioranza e il Pdl", perché il voto di fiducia di metà dicembre "ha dimostrato che non esiste nè in Parlamento nè nel Paese un'alternativa credibile a questa maggioranza". Insomma, rassicura i suoi militanti, "usciamo più forti" da questo "anno difficile". Così come "più forte, stimata e competitiva" esce l'Italia, secondo Berlusconi, dalla crisi internazionale: "Il nostro lavora è stato premiato", ed "entro il 2012" i ritmi di crescita "torneranno quelli pre-crisi".L'unica nota dolente restano i giudici: "Le indebite ingerenze dell'ordine giudiziario nelle vite dei cittadini rappresentano una vero attacco alla democrazia. Gran parte della magistratura, persino la Corte costituzionale, emettono sentenze troppe volte orientate", accusa il premier. Per questo "dovremo completare la riforma della giustizia entro fine legislatura".

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