Fini primo Presidente Camera di opposizione in II Repubblica

Fini primo Presidente Camera di opposizione in II Repubblica Al Senato invece c'è 'precedente Scognamiglio' con governo Dini

Roma, 16 dic. (Apcom) - Ha rappresentato una delle novitàcaratterizzante la nascita della cosidetta Seconda Repubblica.Dopo decenni nel corso dei quali la Presidenza di uno dei duerami del Parlamento spettava a un rappresentate delle forze diopposizione - gesto di 'fair play' istituzionali e di garanzia -il 1994 insieme a Silvio Berlusconi in politica portò anchel'avvento della contestata decisione della maggioranza diriservare a sè la Presidenza di entrambe i rami del ParlamentoleCamere. Allora fu polemica, la giustificazione del Polo si fondòsull'avvento del maggioritario e del bipolarismo. Ma ilcentrosinistra, vinte le elzioni del 1996 (Nicola Mancino allaSenato, Luciano Violante alla Camera) e poi quelle del 2006(Franco Marini al Senato, Fausto Bertinotti alla Camera, sicomportò nello stesso modo, eleggendo presidenti di entrambe leCamere del proprio schieramento. Nè il centrodestra, cambiò laprassi che oramai si era consolidata nel 2001, eleggendo allaCamera Pier Ferdinando Casini e al Senato Marcello Pera.Ecco allora che dal voto di sfiducia al Governo espresso martedì da Fli (gruppo a cui è iscritto il Presidente della Camera) sedici anni dopo l'arrivo di Irene Pivetti sullo scranno più alto di Montecitorio, la Presidenza della Camera è tornata nelle mani di un rappresentante di un partito ufficialmente all'opposizione, Gianfranco Fini.Anche sulla base di questa considerazioni Pdl e Lega insistononel chiedere le dimissioni di Fini. Di grande impatto mediatico ed emotivo sono sembrate le urla che hanno accompagnato il cammino del Presidente dall'Aula al Transatlantico al suo studio, il 14 dicembre dopo la bocciatura della mozione di sfiducia. Da quel momento Fini è Presidente di un partito d'opposizione, come non accadeva a Montecitorio dal 1994: prima Pivetti (rimasta in 'maggioranza' anche dopo la caduta di Berlusconi, visto che la Lega sosteneva il governo Dini), poi Luciano Violante negli anni di governo del centrosinistra (1996-1998), quindi Pier Ferdinando Casini nel quinquennio berlusconiano 2001-2006. E ancora, Fausto Bertinotti nei due anni che segnarono il ritorno di Romano Prodi a Palazzo Chigi (2006-2008). Ultimo presidente di opposizione, insomma, a Montecitorio è stato Giorgio Napolitano (giugno 1992-aprile 1994, allora deputato Pds) con al Senato GiovanniSpadolini.Ed è solo al Senato che, dall'avvento del bipolarismo alla presidenza Fini di oggi, che si può rintracciare un prcedente di opposizione: Carlo Scognamiglio, parlamentare di Forza Italia eletto nel 1994 con a palazzo Chigi Silvio Berluisconi e rimasto in carica per tutta la legislatura, anche quando il suo partito passò all'opposizione del sucessivo Governo Dini. Scognamiglio fu poi ricandidato ed eletto ancora con Forza Italia alle elezioni del 1996, passando però a metà legislatura da Berlusconi al centrosinistra, quale ministro del Governo D'Alema per il gruppo cossighiano dell'Udr.

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