Crisi/ Ue proroga regime d'eccezione per aiuti di Stato

Crisi/ Ue proroga regime d'eccezione per aiuti di Stato Ma banche ora dovranno presentare sempre piani ristrutturazione

Bruxelles, 1 dic. (Apcom) - La Commission europea ha deciso oggi, durante la sua riunione settimanale a Bruxelles, di prorogare di un anno il proprio 'quadro temporaneo' per gli aiuti di Stato, ovvero il regime d'eccezione che a partire dal'ottobre 2008, in considerazione della crisi economica e finanziaria, aveva allargato significativamente le maglie della sorveglianza dell'antitrust comunitario. L'Esecutivo Ue, tuttavia, ha aggiunto alcune condizioni più rigorose, per avviarsi gradualmente verso la soppressione dello stato d'eccezione e il ritorno alla normalità, auspicato per l'inizio del 2012.Con le nuove condizioni vengono esclusi dal quadro temporaneo gli aiuti di Stato alle imprese che non riguardino l'accesso al credito, in risposta alle persistenti difficoltà di finanziamento sul mercato. Inoltre, per quanto riguarda il settore finanziario, viene imposto allle banche che, a partire dal primo gennaio 2011, presentino sempre un piano di ristrutturazione quando ottengono un aiuto di Stato sottoforma di iniezione di capitali o di salvataggio di attivi deprezzati (finora era possibile, sotto una certa soglia, sfuggire a quest'obbligo).Presentando le decisioni, il commissario Ue alla Concorrenza, Joaquìn Almunia, ha ricordato che, in base a un rapporto pubblicato oggi, dall'inizio della crisi nell'ottobre 2008 sono stati messi a disposizione del settore finanziario europeo in totale 4.589 milliards di euro di aiuti pubblici, con il via libera dell'antitrust comunitario. Questa cifra comprende però non slo iniezioni di capitlai e crediti preferenziali, ma anche le garanzie di prestiti concesse dagli Stati, che verrebbero attivate solo in caso di insolvibilità. I costi ver degli interventi pubblici sono dunque molto inferiori, ha sottolineato il commissario.Gli aiuti finora utilizzati, secondo Bruxelles, sono pari a 957 miliardi di euro nel 2008 e a 1.107 miliardi di euro neò 2009, di cui il 76% pour delle garanzie. Non sono ancora disponibili le cifre per il 2009.Per gli altri settori, diversi dal finanziario, gli aiuti di Stato speciali alle imprese dovuti alle difficoltà di accesso al credito sono arrivati a 82,5 miliardi di euro dal dicembre 2008, mentre gli aiuti pubblici 'tradizionali' (nei settori della ricerca, dell'occupazione, dell'ambiente, dello sviluppo regionale) nel 2009 hanno ammontato a 73,2 miliardi di euro.

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