Libano/ Frattini: Impegnati per governo forte e stabile a Beirut

Libano/ Frattini: Impegnati per governo forte e stabile a Beirut Garantire la possibilità di lavorare al Tribunale Internazionale

Roma, 23 nov. (Apcom) - L'Italia e la comunità internazionale sono impegnati perché il governo libanese guidato da Saad Hariri sia "particolarmente forte e impegnato a garantire una situazione di stabilità". Lo ha spiegato il ministro degli Esteri Franco Frattini a Gerusalemme, dopo un colloquio con il collega israeliano Avigdor Lieberman.In Libano, ha ricordato Frattini, ci sono ancora 2mila militari italiani: "Non vogliamo mettere a rischio la loro vita" ha detto. Ecco perché è necessario "rafforzare il governo" e "garantire la possibilità di lavorare" al tribunale internazionale che indaga sull'attentato del 14 febbraio 2005, in cui perse la vita l'ex premier Rafiq Hariri.Il titolare della Farnesina ha espresso apprezzamento per "qualche gesto" nella giusta direzione, come la decisione israeliana di ritirarsi dal villaggio di confine di Ghajar in ossequio alla risoluzione dell'Onu 1701 che mise fine alla guerra con gli Hezbollah libanesi nell'estate del 2006. Lo stesso Lieberman ha evidenziato "il grande contributo" del generale italiano Claudio Graziano - ex comandante dell'Unifil - per mettere a punto il piano sulla gestione dei confini, che ora passerà alla fase di attuazione."Dobbiamo avvicinarci al governo del Libano e rassicurarlo", ha detto ancora Frattini, ricordando come molti paesi arabi gli abbiano espresso "crescente preoccupazione" per l'instabilità di alcune regioni libanesi, per "la crescente porosità del confine" e le "infiltrazioni di armi". "Questi sono elementi da tenere in piena considerazione se si vuole garantire la stabilità del paese" ha concluso il responsabile della diplomazia italiana.

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