Istat: Meno reati comuni, ma percezione di insicurezza aumenta

Istat: Meno reati comuni, ma percezione di insicurezza aumenta Quasi un terzo ha paura di uscire da solo e di sera

Roma, 22 nov. (Apcom) - In Italia negli ultimi 10 anni sono diminuiti "nettamente" i reati 'comuni' (furti e borseggi), ma la percezione di insicurezza dei cittadini è aumentata: dal 1998/199 al 2008/2009 quelli che si sentono "molto sicuri" sono passati dal 24,3% al 18,8% e quelli che "non escono mai" sono aumentati dall'8,4% all'11,6%, soprattutto tra gli anziani con più di 70 anni (dal 33,9% al 43,6%). Lo dice l'Istat, che oggi ha reso noto il rapporto 'Reati, vittime, percezione della sicurezza - Anni 2008-2009'.Secondo il dossier rispetto all'indagine del 1997-1998 alcuni reati evidenziano una netta diminuzione: si tratta del furto nell'abitazione principale (dal 2,1% del 1997-1998 all'1,1% del 2008-2009), il furto di automobili (da 3,6% all'1,7%), il furto di oggetti dai veicoli (da 4% a 2,1%) e il maltrattamento e furto di animali (da 4,2% al 2,6%). L'unico reato in aumento è il furto di bicicletta (da 3,1% a 3,8%).A fronte di ciò il senso di insicurezza però rimane. La paura è elevata soprattutto nel Sud e tra le ragazze di 14-24 anni e metà della popolazione dichiara di essere influenzata dalla criminalità nei comportamenti. Quasi un terzo degli intervistati (28,9%) prova un senso di forte insicurezza quando esce da solo ed è buio (poco sicuri il 19,9%, per niente sicuri il 9%), mentre l'11,6% non esce mai di casa, né da solo né in compagnia. L'insicurezza è più diffusa tra le donne (37%, poco sicure il 24,3%, per niente sicure il 12,7%), soprattutto tra le giovanissime di 14-24 anni (47%, di cui il 34,1% poco sicure, per niente sicure il 12,9%).(segue)

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