Ue/ Tre scivoloni verbali in tre giorni di tensioni sui mercati

Ue/ Tre scivoloni verbali in tre giorni di tensioni sui mercati Lunedì sparata Portogallo, ieri Van Rompuy, oggi tocca a Austria

Roma, 17 nov. (Apcom) - Tre scivoloni verbali azzardati nell'Unione europea su tre giorni ad alto rischio sulle tensioni dei mercati. Difficile pretendere sinfonie accordate da tutte le voci del coro: 27 paesi, più la Commissione, composta a sua volta da vari commissari, più il presidente permanente, più l'Eurogruppo, più la Bce e i suoi governatori e così via; ma certo che in questa fase di fibrillazioni sulle difficoltà dell'Irlanda l'Unione non ha dato il meglio di sé nelle comunicazioni. Lunedì scorso, mentre si cercava di rassicurare i mercati sulla tenuta dei paesi con i conti più fuori scala - tra cui Portogallo e Grecia - proprio il portoghese Fernando Teixeira dos Santos, ministro delle Finanze ha gelato tutti parlando di "elevati rischi" di necessità di aiuti anche sul suo paese. Salvo poi consigliare ai suoi colleghi prudenza nelle dichiarazioni, perchè quando sono "sbagliate o poco chiare - ha detto - sono una fonte di nervosismo sui mercati".Il giorno dopo un'altra sparata altrettanto allarmante è giunta dal presidente dell'Ue in persona, il solitamente morigerato Herman van Rompuy: ha detto che l'area euro e tutta l'Ue stavano lottando per la "sopravvivenza"; salvo aggiungere di esser "fiducioso" che i problemi sarebbero stati risolti. Ma questo ha spinto il commissario europeo agli Affari economici a prendere posizione: non è a rischio la sopravvivenza dell'euro, ha detto Olli Rehn, ma c'è un grave problema sulle banche irlandesi che va risolto. Infine, oggi, mentre a fatica sembra delinearsi una strada proprio verso la soluzione del dissesto delle banche irlandesi, salta fuori il ministro delle finanze austriaco, Josef Proell, riaccendendo attenzioni sulla Grecia, dicendo che la prossima rata di aiuti Ue è stata rinviata perché Atene non avrebbe rispettato i suoi impegni. A sua volta è stato smentito da Bruxelles: non c'è nessun rinvio, da tempo era previsto che la rata di competenza su dicembre sarebbe stata effettivamente stanziata a gennaio.

© RIPRODUZIONE RISERVATA