Cinema/ Servillo: Diventare famosi da giovani è una disgrazia

Cinema/ Servillo: Diventare famosi da giovani è una disgrazia "La maturità permette di sviluppare un antidoto verso celebrità"

Roma, 15 nov. (Apcom) - "Il fatto di essere diventato famoso in tarda età, oltre i 40 anni, significa avere avuto il tempo di sviluppare una forma di antidoto verso la celebrità comunemente intesa". Così Toni Servillo, attualmente nelle sale con tre film: 'Gorbaciof', 'Noi credevamo' e 'Una vita tranquilla'. "Ho potuto fare i conti con la parte peggiore di me, quella più giovane, quella piena di grilli per la testa. Quando, poi, è arrivata la fama, ero immune. Credo che diventare famosi da giovani - ha dichiarato l'attore al settimanale 'Grazia', in edicola domani - sia una delle disgrazie più grandi che possano capitare".E riguardo la vita degli attori afferma: "Se fosse tranquilla sarebbe anche molto improduttiva. Un attore deve avere sempre le antenne accese - conclude Servillo - è lui il serbatoio di se stesso".

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