Governo/ Franceschini: il Pd con il terzo polo anche dopo crisi

Governo/ Franceschini: il Pd con il terzo polo anche dopo crisi Una proposta aperta anche a Idv e Sel, "non metto confini"

Roma, 13 nov. (Apcom) - "La caduta di Berlusconi è solo questione di giorni", e Dario Franceschini auspica un'alleanza con il terzo polo dopo la crisi. Servirà "un governo di transizione per cambiare la legge elettorale" ma anche dopo, bisogna "tentare di costruire una nuova alleanza fra il Pd e il terzo polo che sta nascendo, perché la ricostruzione del Paese richiede una forza vasta, sul piano numerico e sul piano politico" dice il capogruppo alla Camera del partito democratico, intervistato dal Corriere della Sera."Io stesso avevo pensato che il bipolarismo si fosse consolidato al punto di sopravvivere intatto a Berlusconi" assicura Franceschini, ma dopo averlo creato "Berlusconi lo ha distrutto" e "nel campo della destra resteranno per molto tempo tutte le anomalie che Berlusconi ha alimentato". Per questo, secondo il capogruppo Pd, "Fini e Casini non potranno ricomporsi" all'interno della destra.E così Franceschini propone al suo partito e al terzo polo un patto di governo anche per il futuro. "Con il terzo polo il Pd deve confrontarsi e cercare punti di incontro, non solo per un governo tecnico. Dobbiamo capire se con questo schema c'è uno spazio oltre l'emergenza. Io credo di sì", ed è un passo secondo lui necessario per affrontare le emergenze del paese."Certo" ammette Franceschini "si tratta di mettere insieme persone dalle storie molto diverse". Però "se mi guardo attorno vedo terreni comuni" nel ripristino delle regole, meritocrazia, tutela della PMI, difesa dell'unità nazionale, federalismo equo. E chiosa, aprendo anche all'Idv e alla Sel di Vendola: "la proposta non riguarda solo il Pd ma anche quelle forze di centrosinistra che hanno acquisito cultura di governo, nelle parole e nei comportamenti. Non metto confini".

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