Sarah Scazzi/ Entro sabato il Riesame decide su Sabrina

Sarah Scazzi/ Entro sabato il Riesame decide su Sabrina La sorella Valentina: Mio padre mi ha parlato di altre persone

Taranto, 11 nov. (Apcom) - C'è grande attesa per l'udienza del tribunale del Riesame che, entro la giornata di sabato, dovrà pronunciarsi sulla scarcerazione di Sabrina Misseri richiesta dai suoi legali, Vito Russo ed Emilia Velletri. Alle 10, nell'aula C al primo piano del palazzo di Giustizia di Taranto, inizierà l'udienza rigorosamente a porte sbarrate per fotografi ed operatori. E' quasi certo che, dopo il rinvio di due giorni fa, Sabrina stavolta non sarà presente. I nuovi atti in mano alle parti sono l'interrogatorio reso da Michele Misseri il 5 novembre scorso in cui attribuisce la responsabilità dell'omicidio di Sarah Scazzi alla figlia Sabrina, l'ultima deposizione di Ivano Russo con cui la Procura avvalora la tesi dell'omicidio per gelosia e diverse testimonianze di persone informate sui fatti.Intanto, nuove "clamorose rivelazioni" pendono sull'inchiesta. Sono quelle che promette di fare Valentina Misseri, la figlia maggiore di Michele e sorella di Sabrina. In un'intervista 'rubata', trasmessa ieri sera da "Chi l'ha visto", la ragazza ha ribadito che, durante il colloquio avuto con il padre, lui ha chiamato in causa altre persone. "Non posso dire - ha spiegato Valentina - i nomi che ha fatto mio padre a me guardandomi negli occhi ed era sicuramente sincero". Per la giovane, il padre "è stato imbeccato, non è tutta farina del suo sacco". Secondo Valentina, Michele non comprende i termini giuridici, non si rende conto di quello che dice. "Spiegategli cos'è il concorso in omicidio - ha sostenuto la figlia - sicuramente si vergogna di ammettere che è ignorante, magari pensa che è come un concorso a premi". E poi "sono ancora troppe le cose su cui mi padre continua a mentire". Ad esempio, il lavoro di becchino in un cimitero tedesco. "Lui non ha mai fatto il becchino in Germania - ha affermato Valentina - ma soltanto il muratore. Qualche volta, quando non avevano altro lavoro, li chiamavano a fare le fosse con la ruspa nel cimitero, ma non ha mai fatto altro, non ha mai visto un cadavere".

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