Scontri Genova/ Restano in carcere quattro ultrà serbi arrestati

Scontri Genova/ Restano in carcere quattro ultrà serbi arrestati No Riesame a richiesta scarcerazione accusati reati meno gravi

Genova, 5 nov. (Apcom) - Il tribunale del Riesame di Genova ha respinto la richiesta di scarcerazione presentata da quattro degli otto ultrà serbi arrestati per i disordini avvenuti all'esterno dello stadio Luigi Ferraris in occasione della partita tra Italia e Serbia dello scorso 12 ottobre. Si tratta del 24enne Strahinga Toljagic, del 25enne Goran Stanic, del 28enne Vladimir Delic e del 30enne Nedad Radovic. Secondo i giudici, i quattro sostenitori serbi, ai quali veniva contestata soltanto la resistenza a pubblico ufficiale per gli scontri scoppiati al termine della partita nel piazzale antistante lo stadio, avrebbero partecipato, come gli altri quattro tifosi serbi arrestati per reati più gravi, tra cui il capo ultrà Ivan Bogdanov, ad un piano preordinato per creare disordini e interrompere l'incontro.A motivare la decisione del tribunale del Riesame, secondo quanto riferito dall'avvocato Alessandra Baudino, che difende alcuni degli otto ultrà serbi rinchiusi nelle carceri genovesi di Marassi e Pontedecimo, anche l'indole violenta degli imputati e il conseguente pericolo di reiterazione del reato. "Era una decisione che non mi aspettavo -sottolinea l'avvocato Baudino- Ero ottimista perché mi sembrava di poter fare un distinguo tra le posizioni di chi ha posto in essere una resistenza fuori dalla stadio rispetto a quelli che hanno agito con il chiaro intento di interrompere la partita".

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