Mafia/ Ciancimino:Mi aspettavo indagine,suggella mia credibilità

Mafia/ Ciancimino:Mi aspettavo indagine,suggella mia credibilità Evidentemente "in Italia atteggiamento omertoso più confortante"

Roma, 27 ott. (Apcom) - "Sapevo di andare incontro a questo. E anche per questo ho esitato nella consegna di documenti che avrebbero potuto compromettere la mia posizione giudiziaria". Massimo Ciancimino commenta così, ai microfoni di Radio 24, la sua iscrizione nel registro degli indagati da parte della Procura di Palermo "nell'inchiesta sulla presunta trattativa Stato-mafia"."Me lo aspettavo, perché gli elementi a supporto sono le mie stesse dichiarazioni e il materiale da me fornito", riflette il figlio di don Vito, l'ex sindaco mafioso di Palermo: "Quest'atto suggella la credibilità di quanto ho detto", aggiunge Ciancimino jr (secondo cui "non è l'unico ad essere indagato"), che pensa poi a "quanti nel tempo hanno detto che io avevo avuto questo atteggiamento, per ottenere favori e sconti. Il percorso di chi si vuole levare di dosso l'infamia di un cognome - commenta a Radio 24 - non è facile". (Segue)

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