Fiat/ Epifani: il problema è l'auto, non il nostro Paese

Fiat/ Epifani: il problema è l'auto, non il nostro Paese Marchionne parla come se volesse andare via dall'Italia

Roma, 25 ott. (Apcom) - L'ad di Fiat "scarica le colpe sugli operai" e parla "come se volesse andare via dall'Italia". Quella di Marchionne è "una prova di forza" e lui "è un grandissimo negoziatore". E' duro il commento del leader della Cgil, Guglielmo Epifani, all'intervista rilasciata dal numero uno del Lingotto, Sergio Marchionne, alla trasmissione 'Che tempo che fa' di Fabio Fazio.In un colloquio con il quotidiano 'la Repubblica', Epifani critica aspramente le parole di Marchionne: "La verità è che vorrebbe andarsene dall'Italia. D'altra parte - dice - è lui stesso che continua a dirlo. Non a caso sostiene di non avere più debiti con il nostro Paese. E' come se si sentisse obbligato a stare qui da noi, mentre il gruppo è sempre più americano, forte in Brasile e negli Stati Uniti"."Avevamo capito da tempo - sostiene Epifani - che Marchionne fosse molto scettico sul futuro della Fiat in Italia. Lo avevamo capito dopo la decisione di chiudere lo stabilimento siciliano di Termini Imerese e poi dall'ipotesi per molto tempo in ballo di chiudere anche Pomigliano d'Arco". "Abbiamo assistito - aggiunge il leader della Cgil - a una sorta di roulette russa. Davvero c'è qualcosa che non torna".(segue)

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